mercoledì 11 maggio 2016

Quando la "fiducia" batte la Fede...




Unioni civili: Camera conferma fiducia, 369 sì. Renzi: "E' un giorno di festa per tanti". Ansa h. 16.13.


***

Presto verrà anche il giorno in cui la grande maggioranza degli italiani farà la festa a Lei, signor Presidente. Stia sicuro!
admin

***

Aggiornamento ore 16.00: La Camera conferma la fiducia al governo sul ddl sulle unioni civili con 369 voti a favore, 193 contrari e 2 astenuti. «Oggi è un giorno di festa per tanti», ha scritto in un post su Facebook il premier Matteo Renzi sottolineando come la fiducia sia stata messa proprio per evitare altri ritardi. Stessa linea dal ministro della Giustizia Andrea Orlando che spiega che "sono diritti attesi da tempo". E replica così alla presa di posizione di ieri del segretario della Cei che ha criticato la scelta del governo di chiedere la fiducia sulle Unioni civili che dovrebbe essere votata oggi pomeriggio. "Ho rispetto per la Cei - è stata la replica di Orlando - ma ritengo quella scelta necessaria e anche un po' tardiva rispetto a ciò che si è sviluppato nel tempo nella società e a diritti che da troppo tempo chiedono un riconoscimento, e da ministro della Giustizia aggiungo che da anni la Corte di Strasburgo ci segnala che categorie di cittadini non hanno un riconoscimento per legge dei propri diritti"
La nuova bq

***

“Il voto di fiducia rappresenta una sconfitta per tutti”. (Nunzio Galantino, Segretario NONPRESIDENTE della CEI, fuori tempo massimo)
***

A pochi minuti dall’inizio della discussione e della votazione della questione di fiducia posta dal Governo sul c.d. «d.d.l. Cirinnà» – un testo di legge che verrà approvato, per volontà del Governo, senza MAI essere stato discusso nel merito dall’aula né del Senato della Repubblica né della Camera dei Deputati – da avvocato, che ha letto e potuto comprendere la portata del testo normativo, mi limito a due considerazioni che – già da sole – imporrebbero l’immediato ritiro del d.d.l.

1. Ai sensi del combinato disposto dell’articolo 1, commi 4 e 5, del c.d. «d.d.l. Cirinnà», L’UNIONE CIVILE TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO IN CUI UNA O ENTRAMBE LE PARTI SIANO MINORENNI (RAGAZZI, FANCIULLI, BAMBINI…) NON È NÉ NULLA NÉ ANNULLABILE. È vero che l’articolo 1, comma 2, del d.d.l. afferma che «due persone maggiorenni dello stesso sesso costituiscono un’unione civile», ricalcando l’articolo 84, primo comma, c.c., secondo cui «i minori di età non possono contrarre matrimonio», ma il d.d.l. “dimentica” nell’elenco delle cause di nullità dell’unione civile, operato mediante un richiamo delle rispettive norme sul matrimonio presenti nel codice civile, proprio l’articolo 117 c.c., il cui secondo comma prevede che «il matrimonio contratto in violazione dell’articolo 84 [ovvero da minori di età] può essere impugnato dai coniugi, da ciascuno dei genitori e dal pubblico ministero». Qualora due persone dello stesso sesso, entrambi o anche una sola minorenne, abbiano costituito un’unione civile, non è prevista la possibilità di agire per farne dichiarare la nullità. E ciò per volontà del Legislatore italiano e del Governo che ha posto la fiducia sul testo.

2. L’articolo 1, comma 5, del c.d. «d.d.l. Cirinnà», anche nella sua attuale versione, PREVEDE IL RICONOSCIMENTO DELLA C.D. «STEPCHILD ADOPTION». Tale norma, infatti, richiamando l’articolo 128 c.c., disciplina i rapporti tra i membri di una unione civile nulla ed i «figli nati o concepiti durante lo stesso». Poiché è biologicamente impossibile che i contraenti una unione civile possano essere interfecondi, l’unica possibilità per considerare efficace e non inutile questa previsione legislativa («figli nati o concepiti durante lo stesso») è ammettere indirettamente la possibilità di riconoscere in Italia l’adozione di bambini ottenuti all’estero attraverso pratiche di fecondazione vietate nel nostro Paese (utero in affitto, maternità surrogata, commercializzazione di embrioni e similari). Si badi: il c.d. «d.d.l. Cirinnà» riconosce tale possibilità solo ai membri di una unione civile tra persone dello stesso sesso e non anche ai conviventi di fatto di sesso opposto o ai coniugi. E ciò per volontà del Legislatore italiano e del Governo che ha posto la fiducia sul testo.

SIGNORI DEPUTATI, IN NOME DEL BUON SENSO, IN NOME DELLA VOSTRA DIGNITÀ, IN NOME DELLA VOSTRA COSCIENZA, FERMATEVI FINCHÉ SIETE IN TEMPO!
Lorenzo Vitali con Marco Invernizzi e altre 10 persone presso Studio legale avvocato Lorenzo Vitali.

***

Milioni di cittadini italiani sono scesi in piazza, in due distinte occasioni, per chiedere al Parlamento di abbandonare il disegno di legge Cirinnà sulle "unioni civili"; che mina il valore della famiglia naturale compreso nella nostra Costituzione (art. 23).
Dopo l'umiliazione del dibattito democratico in Senato (dove il Governo aveva posto la fiducia), anche alla Camera la legge sarà votata con lo stesso meccanismo e sarà rapidamente approvata. L'approvazione del ddl Cirinnò significa, di fatto, l'introduzione del matrimonio gay in Italia.
Come afferma Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day, ponendo la fiducia Renzi si dimostra "il presidente delle lobby e non del popolo".
Il Governo ha ignorato le istanze del popolo del Family Day, rifiutandosi anche di prendere in considerazione le mozioni di contrasto alla maternità surrogata.
Con questa petizione, vogliamo manifestare il dissenso di chi ha a cuore il valore della famiglia naturale e il diritto di ogni bambino a mamma e papà nei confronti del governo Renzi e di chi ne fa parte, soprattutto in vista di appuntamenti elettorali come le imminenti elezioni amministrative e il referendum costituzionale del prossimo autunno.
(Generazione Famiglia)

***

Quello che si voleva non erano i diritti dei conviventi ma la destrutturazione della famiglia, e soprattutto della filiazione e della genitorialità, per arrivare al bambino come prodotto svincolato dalle relazioni con chi lo ha messo al mondo. (Roccella Eugenia)

***

"Forse che la Cirinnà è stata discussa alla Camera? In Commissione no. Il Partito democratico ha bloccato il testo, evitando di considerare anche le eccezioni di incostituzionalità e perfino quelle relative alla copertura finanziaria. Ora che il governo ha posto la fiducia anche alla Camera, una legge come la Cirinnà, che spacca in due la nazione su temi fondamentali, verrà approvata senza discussione parlamentare"
(Sentinelle in Piedi)
***


A questo punto propongo di pregare per il Presidente Mattarella, perché almeno lui - come non hanno fatto molti politici e anche qualche pastore - si ricordi di essere cattolico, e anche garante della democrazia, e non firmi la legge sulle unioni civili. (C. Miriano)

......................................................................................................................................................................................