venerdì 13 maggio 2016

Manuale di sopravvivenza per fidanzati e giovani sposi

E_vissero_felic_-e_contenti

di Costanza Miriano
Hai presente quando leggi una cosa e ti viene di andare a bussare alla gente porta a porta, di metterti a fare il volantinaggio in strada, per dire a tutti di non perdersi quel libro, quell’articolo? Quando cominci a dire agli amici “c’è una cosa che proprio non ti puoi perdere”, e quelli alla prima volta annuiscono distratti, poi dalla terza in poi ti mandano a farti benedire? Ecco, a me succede, raramente, con due tipi di letture: o quelle che mi stupiscono perché non avrei mai saputo concepirle, eppure un inatteso riconoscimento mi fa battere il cuore, un innamoramento di qualcuno che non avresti mai pensato e che ti rapisce l’anima, e ti sprofonda nel lutto quando finisci l’ultima pagina.
Oppure mi succede quando leggo le cose che ho sempre pensato, e trovo finalmente qualcuno che le dice meglio di me, le riordina e me le offre, qualcuno che cucina il tuo piatto preferito alla perfezione, e te lo serve pronto, senza che tu abbia neanche dovuto pensare di chiederlo.
Ecco, questa lettura mi ha fatto questo effetto. Ho pensato: Roberto Marchesini mi ha letto nel cervello, e mi ha fatto il favore di chiarirmi bene quello che penso. E se questo è un libro che Roberto ha scritto anche per non dover sempre ripetere le stesse cose ai suoi pazienti, e per raggiungere altre persone che non cura direttamente, per me sarà il libro da consigliare e regalare alle persone a cui non riesco a dire quello che vorrei (quando si vuol salvare il mondo si ha sempre pochissimo tempo).
E poi me ne ha fatto un altro, di effetto. Mi ha aperto uno sguardo nuovo e inatteso, e sì che di libri sull’argomento ne ho letti. Tipo “L’unico vero motivo per cui vale la pena sposarsi è”. Mi aspettavo una bella catechesi sul sacramento, una prospettiva culturale sulla necessità di solidità e stabilità, una noiosa ode alla famiglia. E invece la frase prosegue con “l’amore”. Finalmente! Finalmente qualcuno che lo dice! Che parla di dono totale di sé per la felicità dell’altro. Una meraviglia, quelle pagine!
Il terzo prezioso contributo di questo libro è lo smascheramento dei meccanismi culturali che hanno portato la famiglia alla crisi attuale. Una lettura della storia della cultura e del pensiero comune davvero ricchissima di elementi, una miniera di frecce da tener pronte da scoccare col nostro arco quando ci si trova a confrontarsi con chi la pensa diversamente (pressoché tutti) sul tema della famiglia. E anche uno strumento prezioso per non farci manipolare da chi tiene le redini dell’informazione e della cultura intesa in senso lato (compresi cinema, musica, giornali e via sproloquiando sul tema dell’amore).
La sezione sulla differenza tra maschile e femminile, tema sul quale ho cercato di scrivere ben due libri, è stata per me come una dolcissima sviolinata: ottenere una conferma di quello che si era intuito è sempre una pacchia, si sa.
Ma la parte del libro più ampia e davvero la più imprescindibile, è quella in cui si analizzano – in modo divertente e lieve – i più frequenti errori, i meccanismi sbagliati in cui incorrono le coppie, che hanno ciascuna il suo proprio gioco, ma che spesso possono riproporre schemi ricorrenti. Si analizzano, e si offrono soluzioni, o almeno se ne prospettano molte possibili. Ed è come fare quello scarto che permette, a chi stava dietro una colonna, di vedere tutto il mondo che c’è fuori dal colonnato, quando lui pensava che ci fosse solo un muro davanti a sé. Nessuna situazione è senza via di uscita, e a volte basta fare un passo laterale per vedere una via inattesa.
E poi c’è la chicca finale dei film consigliati: solo questa vale il prezzo del libro (senza contare che nella bibliografia ci sono anche i miei libri, e queste sì che son soddisfazioni).
Insomma, non so se si è capito, ma io questo libro lo regalerò a mezzo mondo. Fatelo anche voi. Contribuirà a migliorarlo, questo mondo.