venerdì 25 marzo 2016

Venerdi di "Passione"


image

In diretta su Tv2000 (Canale 28 - www.tv2000.it/live) la Celebrazione della Passione del Signore dalla Basilica Vaticana.

*

Una vera e propria "passione" di Amore.
admin

***

La croce, albero della nostra vita

La Passione di Gesù è la manifestazione più significativa dell’amore di Dio verso l’uomo. Il Mistero della Passione ci ricorda la Sua vittoria sul peccato e sul Male, “suprema obbedienza del suo amore filiale per il Padre” (CCC). La croce
diventa così l’albero della nostra vita che affonda le sue radici nel teschio di Adamo, immagine dell’uomo vecchio la cui vita è intrisa di peccato e di dolore.
Dalla morte dell’uomo vecchio rinasce la nuova umanità in Cristo Risorto. La croce immagine gloriosa del Signore, che offre la Sua vita per i peccati degli uomini, diventa simbolo della vittoria sulla morte. Così è nata l’umanità e così è stata trasfigurata ad immagine e somiglianza di Dio. Già al centro del Paradiso Terrestre sorgeva un albero e Satana se ne servì per ingannare l’uomo mediante il sentimento più profondo che il Creatore aveva immesso in lui: il sentimento di Dio. Satana promise ai progenitori che sarebbero diventati “come Dio” se avessero mangiato di quel frutto. Ma essere “come Dio” in questa vita vuol dire fare e a meno di Dio, diventare il dio di se stessi. Dopo la colpa Adamo ed Eva “udirono il Signore che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno» (Gn 3,8)”. Dio non li aveva abbondonati e oggi come allora viene verso sera, sulla croce, a visitarci.
Il parallelismo fra il libro della Genesi e la Passione di Gesù Cristo è impressionante. Ma ciò che colpisce maggiormente è il paradosso attraverso il quale Dio ha voluto comunicare e realizzare la Salvezza per l’uomo. Adamo aveva desiderato una cosa impossibile, divenire come il suo Creatore, essere come Dio. Ma il Signore non si è sottratto a questo desiderio. E per poter innalzare a Lui l’uomo è diventato Egli stesso uomo, si è fatto carne. “Colui infatti che non conobbe peccato, per noi ha lasciato compiere il peccato, affinché noi conoscessimo la giustizia di Dio”. La logica di Dio ribalta quella umana. L’uomo che desiderava essere sopra di Dio, ha trovato che Egli è sceso al di sotto di lui, ha desiderato farsi uomo per rendere possibile ciò che era impossibile.
Ricorda Sant’Epifanio di Salamina: “Le porte degli inferi sono state spezzate da Cristo, i morti si drizzano come da un sonno. Cristo, risurrezione dei morti, sorge e viene a svegliare Adamo. Cristo, risurrezione di tutti i morti, sorge e viene a liberare Eva dalla maledizione. Cristo, che è la risurrezione, sorge e ha trasfigurato nella sua bellezza ciò che era senza bellezza né apparenza. Come un dormiente, il Signore si è svegliato e ha sventato tutti gli stratagemmi del nemico. È risorto e ha dato la gioia a tutta la creazione; è risorto e la prigione degli inferi è stata svuotata; è risorto e ha trasformato il corruttibile in incorruttibile. Cristo risorto ha stabilito Adamo nell’incorruttibilità, sua primitiva dignità”. Matteo Carletti

***

Verso la Tua gloria futura

Signore Gesù Cristo, nell’oscurità della morte Tu hai fatto luce; nell’abisso della solitudine più profonda abita ormai per sempre la protezione potente del Tuo amore; in mezzo al Tuo nascondimento possiamo ormai cantare l’alleluia dei salvati.
Concedici l’umile semplicità della fede, che non si lascia fuorviare quando Tu ci chiami nelle ore del buio, dell’abbandono, quando tutto sembra apparire problematico; concedici, in questo tempo nel quale attorno a Te si combatte una lotta mortale, luce sufficiente per non perderti; luce sufficiente perché noi possiamo darne a quanti ne hanno ancora più bisogno.
Fai brillare il mistero della Tua gioia pasquale, come aurora del mattino, nei nostri giorni; concedici di poter essere veramente uomini pasquali in mezzo al Sabato santo della storia. Concedici che attraverso i giorni luminosi e oscuri di questo tempo possiamo sempre con animo lieto trovarci in cammino verso la Tua gloria futura. 
Amen.
costanza miriano