mercoledì 27 gennaio 2016

Nuovi Orizzonti al Family Day





La Croce di oggi vi svela qualche giochino politico nel Pd che vota all'unanimità "l'impianto" del ddl Cirinnà e "aspetta il 2 febbraio", come dice il presidente dei senatori Zanda, per indicare su quali emendamenti sarà ammesso il voto di coscienza. Traduzione: il Pd vuole "pesare" la piazza del Family Day, litiga furiosamente al proprio interno sulla stepchild adoption e saremo noi dal Circo Massimo, se saremo davvero una valanga, a far esplodere le contraddizioni. Il sostegno ci arriva anche dagli Stati Uniti, grazie a Federica Thistle che sta arrivando in Italia, grazie alla March for Life e pubblichiamo un articolo in esclusiva di Gianna Jessen che dice: italiani, andate al Circo Massimo. Un numero intenso, quello di oggi. Sostenete La Crocewww.lacrocequotidiano.it/abbonarsi-ora

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"NUOVI ORIZZONTI": PRESENTE!

"Il prossimo 30 gennaio riteniamo sia doveroso esprimere tutta la nostra preoccupazione per la paventata approvazione di un decreto di legge ritenuto da più parti fuorviante soprattutto in merito al diritto dei bambini ad avere un padre e una madre.
Riteniamo doveroso esprimere la nostra posizione certi che il provvedimento che si vuole approvare non è rispettoso delle reali richieste del Paese e assolutamente alieno dal sentire della gente comune.
Nella coscienza democratica che tutti hanno il diritto di esprimere liberamente e pacificamente le proprie idee i singoli aderenti al nostro movimento parteciperanno convinti, secondo le possibilità di ciascuno, alla manifestazione a Roma o ad altre iniziative a livello locale, in particolare a veglie e momenti di preghiera.
In questo momento davvero delicato per il futuro di intere generazioni del nostro Paese, ci sentiamo in dovere di invitare tutti i nostri amici e simpatizzanti a fare lo stesso
Non abbiamo mai voluto essere strumentalizzati politicamente o ideologicamente e, a maggior ragione, non vogliamo che questo avvenga oggi.
Siamo però in dovere di dichiarare che la posizione che ci rappresenta è quella della Chiesa Cattolica, espressa in questi giorni con estrema chiarezza anche da Papa Francesco: “Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione”(cfr http://www.news.va/…/papa-a-rota-romana-la-famiglia-non-sia…).
Riteniamo con convinzione che il testo del decreto di legge Cirinnà crei confusione sull’istituto della famiglia – cellula madre di ogni società – e neghi i diritti fondamentali del bambino.
Riguardo agli altri aspetti del decreto, ricordiamo che a suo tempo il Pontificio Consiglio per la Famiglia si era pronunciato chiaramente sulla tutela dei diritti civili dei singoli che vanno però nettamente distinti da quelli dei più indifesi ovvero dei bambini.
Rivendichiamo il fatto che questa nostra volontà di esprimerci con chiarezza rispetto a temi così centrali per una convivenza sociale rispettosa e accogliente, è frutto di un’esperienza ormai più che ventennale di contatto con il mondo del disagio sociale. Ogni giorno ci imbattiamo e cerchiamo di sanare le gravi e, talvolta irreparabili, ferite che lacune familiari sempre più devastanti e una società non più a misura di famiglia lasciano nella vita dei loro figli e cittadini.
Ci sentiamo perciò nel diritto e nel dovere di far sentire la nostra voce perché siamo convinti che ai nostri figli e alle generazioni future possiamo e dobbiamo dare il maggior bene possibile."
La comunità di don Benzi:«Anche noi ci saremo»
di Lorenzo Bertocchi


«Abbiamo aderito al Family day perché siamo in un momento storico importantissimo, oggi è necessario che la famiglia fondata sul matrimonio, così come indicato anche dalla nostra Costituzione, venga riaffermata». Lo dice alla Nuova Bussola quotidiana Giovanni Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII L’associazione fondata da don Oreste Benzi ha aderito ufficialmente all’evento previsto per sabato 30 al Circo Massimo di Roma. Nel comunicato, diramato qualche giorno fa, l’associazione ha indicato che “il bisogno dei minori è di crescere con un papà ed una mamma per una sana identificazione psico-affettiva e relazionale, e che il mercato dell’utero in affitto è un abominevole delitto contro le donne più povere, che si vendono per pochi soldi».
Ramonda, cosa significa per la Comunità Giovani XXIII partecipare al Family day?
«Significa prender parte ad un evento di popolo per dire un sì alla famiglia, alla vita, per fare un affermazione di bene. Così come ci ricordano molti vescovi e come ha affermato lo stesso Papa Francesco nel recente discorso alla Rota romana. E poi vorremmo ricordare ai politici che, mentre loro sembrano avere in mente altre sottolineature e priorità, la realtà dice di una situazione difficilissima delle famiglie: i bambini, i giovani, il lavoro, gli anziani, hanno bisogno di aiuto ora».
Nel dibattito attuale molti sostengono che il riconoscimento delle cosiddette unioni civili da parte dello Stato sia una questione ineludibile…
«Ci sono già leggi che prevedono una tutela per i diritti individuali e non c’è alcun bisogno che lo Stato riconosca altri tipi di unione diverse dalla famiglia così come è definita dalla Costituzione. É, invece, urgente che si facciano politiche per la famiglia. I problemi mi sembra che siano davanti agli occhi di tutti. Vogliamo parlare della denatalità? Quali sono le politiche per invertire questa tendenza? Vogliamo parlare del lavoro? Dell’emarginazione giovanile? Sono solo alcuni esempi che mostrano una situazione molto grave. La famiglia oggi chiede attenzione concreta. La nostra comunità è presente in 35 Paesi nei vari continenti e culture, e c’è una costante che si rileva molto chiaramente: è la famiglia che fa andare avanti la storia. Dimenticarlo ha un prezzo salato».
Qual è il ruolo della famiglia nella vostra comunità?
«Le nostre famiglie allargate, fatte di figli naturali, ma anche di figli in affido o in adozione, sono un cardine. Sono un dono per vivere testimoniando la carità. Basti pensare che il nostro fondatore, don Oreste Benzi, ha scritto il suo primo libro che si intitolava “Per la famiglia” e l’ultimo “Nel cuore della famiglia”. Per noi la famiglia è il fondamento della società, un valore che sabato sarà ribadito dai credenti, ma anche da tutte le persone di buona volontà che saranno in piazza».
Don Benzi, di cui è aperta la causa di beatificazione, è salito al Cielo nel novembre del 2007. Nel maggio di quell’anno vi fu il primo Family day. Si ricorda qualche parola di don Oreste a proposito di quell’evento?
«Don Benzi ci ha sempre detto che associazioni e movimenti ecclesiali devono camminare insieme ai pastori, ma non devono tenere la loro fede relegata nelle sacrestie. Dobbiamo poter essere voce di chi non ha voce. Nel caso dell’evento di sabato dobbiamo esserlo per i bambini che innanzitutto hanno il diritto ad avere un padre e una madre. Come ci indica il Vangelo, a volte bisogna essere pronti anche a salire sui tetti per dire una parola chiara».

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Jennifer_Lahl_CBC _family day


Parteciperà anche lei al family day del 30 gennaio, al Circo Massimo: Jennifer Lahl.
E’ una massima esperta di fecondazione artificiale e utero in affitto. E’ autrice del documentario Eggsploitation, che denuncia il mercato di ovuli sulla pelle di giovani donne bisognose, spesso ingannate, male informate. Dirige cbc-network.org
Ha risposto ad alcune domande.
  • Sappiamo che lei parlerà al Family Day questo Sabato 30 Gennaio, viaggerà dagli Stati Uniti per essere a Roma, quali sono le ragioni per la sua partecipazione?
Ho lavorato ormai da oltre un decennio per fermare l’aberrante pratica della compravendita di ovuli e della maternità surrogata. Quando mi dicono che ho la possibilità di raggiungere più di un milione di persone, si viaggia lontano!
  • Lei interverrà anche alla Conferenza Internazionale contro la maternità surrogata a Parigi il 2 febbraio? Pensa veramente che sia possibile fermare la maternità surrogata in tutto il mondo?
Non interverrò alla Conferenza di Parigi ma parteciperò perché credo sia un evento storico dove molte famose femministe come Silvia Agacinski ed altre si dichiareranno essere totalmente contrarie alla maternità surrogata. Sono assolutamente convinta che sia possibile bloccare la maternità surrogata nel mondo.
  • Perché molti partiti politici e grandi media sostengono la maternità surrogata?
In tutto il mondo, molte voci si stanno levando contro questa pratica disumana che schiavizza le donne e tratta i bambini come prodotti da vendere e comprare. Il grande pubblico è molto disinformato sulla tragica realtà della maternità surrogata. Pensano che la maternità surrogata sia semplicemente un bel modo per aiutare le persone ad “avere un bambino”. Perciò è verosimile che molti politici non vedano la maternità surrogata come un problema. Inoltre, negli Stati Uniti l’industria della maternità surrogata è molto ricca, potente e in crescita. Il dio profitto è potente mentre coloro che si oppongono alla maternità surrogata non sono ricchi o in posizione di potere.
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