giovedì 29 gennaio 2015

Emmaus e la luce gentile



Verso il Sinodo sulla famiglia. 

«Conducimi, Luce gentile, attraverso il buio che mi circonda»: nella celebre preghiera del beato John Henry Newman si ritrova, secondo il cardinale Lorenzo Baldisseri, il senso del periodo che sta vivendo la Chiesa in cammino tra l’assemblea straordinaria e quella ordinaria del Sinodo sulla famiglia. «Un cammino lungo e a volte faticoso» durante il quale si potrà avere «l’impressione di non vederci chiaro», ma nel quale scopriremo ancora una volta «che la nostra fiducia nel Signore è ben riposta, perché lui è nostro compagno di cammino». 
Prosegue così il lavoro del segretario generale del Sinodo dei vescovi, che dallo scorso ottobre, a conclusione dell’assemblea straordinaria, è impegnato a far meglio conoscere come i vescovi si sono confrontati sulle sfide pastorali relative alla famiglia e come utilizzare i lineamenta e le 46 domande che sono state affidate alle diocesi di tutto il mondo. Lo ha fatto anche in due recenti occasioni. Il porporato ha partecipato a Sacrofano, vicino a Roma, al quinto «convegno teologico pastorale di mistero grande», nel quale si discuteva di matrimonio e di vita di coppia all’interno della Chiesa, ed è poi tornato sull’argomento a Palermo, parlando alla Conferenza episcopale siciliana riunita per la sessione invernale.
Filo conduttore degli interventi del cardinale Baldisseri è quello del «cammino insieme». L’obiettivo finale — «arrivare a proclamare la verità della famiglia nel contesto attuale» e giungere a dire «una parola di verità e di speranza» che incida concretamente nella vita quotidiana delle persone — porta con sé molte difficoltà, emerse con chiarezza dal confronto portato avanti durante l’assemblea straordinaria; ma come per i discepoli di Emmaus, «Gesù si affianca a noi e ci accompagna».
Fondamentale, secondo il segretario generale del Sinodo, è aver compreso «l’urgenza dell’annuncio del Vangelo della famiglia per la nuova evangelizzazione» e l’«attesa profonda» che emerge dal «cuore dell’umanità». Le risposte devono tener conto — così come indicato al numero 11 della relatio synodi — di tre atteggiamenti fondamentali. Innanzitutto «accogliere»: la Chiesa deve avere le «porte aperte» ma anche saper essere «Chiesa in uscita», che si muove verso le pecorelle smarrite; in secondo luogo «sostenere»: chi si trova in difficoltà deve poter trovare sostegno nella comunità ecclesiale; infine «incoraggiare»: avere cioè sempre un’«attenzione pastorale misericordiosa». In questa maniera si potranno affrontare tutte le problematiche, alcune anche spinose e controverse, emerse dalla fase preliminare.
Un metodo di lavoro viene, ha ricordato il porporato, dal discorso fatto da Papa Francesco al termine dei lavori dell’assemblea straordinaria. Importante, infatti, sarà evitare alcune possibili tentazioni: l’«irrigidimento ostile», il «buonismo distruttivo», il «trasformare la pietra in pane e il pane in pietra», la tentazione di «scendere dalla croce» e quella di «trascurare il depositum fidei». Perciò conclude il cardinale Baldisseri, sarà fondamentale «un sano discernimento spirituale e pastorale».
L'Osservatore Romano