martedì 23 dicembre 2014

Chi disprezza l’uomo non ha alcuna relazione con Dio



Messaggio natalizio di Bartolomeo. 

«Non è possibile che esista alcuna forma di vera e autentica religiosità o spiritualità senza amore per la persona umana. Qualsivoglia formazione ideologica, sociale o religiosa disprezzi l’uomo creato a immagine di Dio e insegni o permetta la morte di un nostro prossimo e soprattutto in modo brutale e primitivo, non ha certamente alcuna relazione col Dio dell’amore». A ribadirlo è il Patriarca ecumenico, Bartolomeo, nel messaggio di Natale, quest’anno dedicato al valore inalienabile della persona umana. La Chiesa ortodossa segue giorno per giorno «queste onde crescenti di violenza e di barbarie, che continuano a devastare diverse aree del nostro pianeta, particolarmente il Medio Oriente, e specialmente i cristiani nativi del posto, nel nome spesso della religione».
Gli uomini di oggi — prosegue l’arcivescovo di Costantinopoli — vivono una condizione mutevole, «secondo la quale giornalmente constatiamo che “sono tutti traviati, tutti corrotti; non c’è chi agisca bene, neppure uno” (Salmo 13, 3 e Romani, 3, 12). Prima dell’incarnazione di Cristo, l’uomo non poteva immaginare il valore inalienabile della persona umana, poiché dopo la caduta si era ammalato e si era deturpato. Solo gli uomini assai illuminati avevano intuito, anche prima di Cristo, il valore della persona umana e nel dubbio del salmista “che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi?” (Salmo 8, 5), hanno proclamato: “Davvero l’hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato” (Salmo 8, 6). Tale estremo valore della persona umana è stato rivelato dal Signore Teantropo, e da allora, anno per anno, lo hanno ripetuto proclamazioni di Stati, Governi, gruppi sociali, e convenzioni internazionali dedicate al rispetto della persona umana e dei suoi diritti».
Nonostante ciò, osserva Bartolomeo, «ai nostri tempi vediamo quotidianamente la più infima degradazione della persona umana, l’oltraggio e la sua umiliazione. C’è bisogno dunque, se vogliamo essere degni della gloria e dell’onore con cui il Creatore “fatto per noi attraverso di noi” ha circondato la persona umana, di fare tutto il possibile per far cessare il comportamento degradante ultimamente aumentato verso la persona umana». L’invito del patriarca ortodosso è a distogliere «il nostro volto dai fatti penosi di intolleranza e inimicizia che devastano l’umanità e arrivano oltre, attraverso gli attuali mezzi di comunicazione di massa che provocano un più facile spavento alle orecchie e alla nostra vista, attraverso gli orrori che accadono», e a opporre «come valido antidoto alla attuale violenza la “povertà estrema“ di Dio, che ha stupito i magi e il mondo, e che sempre agisce come amore. Questa è la forza segreta di Dio, la forza mistica della Chiesa ortodossa, la forza segreta della stirpe dei cristiani. La forza che vince e supera con l’amore ogni sorta di violenza e di malvagità».
L’augurio è che «tutti possano vivere la grazia del rispetto assoluto del valore della persona, del prossimo, e la cessazione della violenza sotto qualsiasi forma».
L'Osservatore Romano