mercoledì 1 ottobre 2014

Il genio di Therese



Durante l'Udienza di questa mattina, il Papa ha ricordato la piccola santa di Lisieux ("la più grande santa dei tempi moderni", diceva san Pio X)

"Oggi è la memoria liturgica di Santa Teresa di Gesù Bambino, patrona delle missioni. Cari giovani, il suo amore per la Chiesa sia un insegnamento per la vostra vita spirituale; cari ammalati, la preghiera sia lo strumento per affrontare i momenti più difficili (così come è stata la a preghiera per questa santa); e voi, cari sposi novelli, fondate sul rispetto e sulla fedeltà reciproca la vostra casa coniugale".

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Monaca, Dottore della Chiesa, Patrona delle Missioni, tutto in appena 24 anni. Ma anche drammaturga e scrittrice (incredibilmente la sua "Storia di un'anima" è il libro più letto del mondo, dopo la Bibbia). Ma quale è il segreto del genio di santa Teresina? Queste le parole di Benedetto XVI:

"Nel Vangelo, Teresa scopre soprattutto la Misericordia di Gesù, al punto da affermare: "A me Egli ha dato la sua Misericordia infinita, attraverso essa contemplo e adoro le altre perfezioni divine! (...) Allora tutte mi paiono raggianti d'amore, la Giustizia stessa (e forse ancor più di qualsiasi altra) mi sembra rivestita d'amore" (Ms A, 84r). Così si esprime anche nelle ultime righe della Storia di un'anima: "Appena do un'occhiata al Santo Vangelo, subito respiro i profumi della vita di Gesù e so da che parte correre... Non è al primo posto, ma all'ultimo che mi slancio… Sì lo sento, anche se avessi sulla coscienza tutti i peccati che si possono commettere, andrei, con il cuore spezzato dal pentimento, a gettarmi tra le braccia di Gesù, perché so quanto ami il figliol prodigo che ritorna a Lui" (Ms C, 36v-37r). "Fiducia e Amore" sono dunque il punto finale del racconto della sua vita, due parole che come fari hanno illuminato tutto il suo cammino di santità, per poter guidare gli altri sulla stessa sua "piccola via di fiducia e di amore", dell’infanzia spirituale (cf Ms C, 2v-3r; LT 226). Fiducia come quella del bambino che si abbandona nelle mani di Dio, inseparabile dall'impegno forte, radicale del vero amore, che è dono totale di sé, per sempre, come dice la Santa contemplando Maria: "Amare è dare tutto, e dare se stesso" (Perché ti amo, o Maria, P 54/22). Così Teresa indica a tutti noi che la vita cristiana consiste nel vivere pienamente la grazia del Battesimo nel dono totale di sé all'Amore del Padre, per vivere come Cristo, nel fuoco dello Spirito Santo, il Suo stesso amore per tutti gli altri".

(6 aprile 2011 - Papa Benedetto XVI in occasione dell'Udienza generale in piazza San Pietro)

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Singolare anche, dai testi originali, l'interessamento profondissimo di Teresa per la vita e la santità dei preti, anche di quelli che si sono allontanati dalla Chiesa.

Proprio coloro a cui dedico questo post. Con una come Teresa in Cielo, abbiamo ancora speranza...