mercoledì 25 giugno 2014

Le Sentinelle in piedi tornano a Roma

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5 aprile 2014, Roma, Piazza del Pantheon – Domitilla, 7 anni, mano nella mano con suo papà, si sta godendo il suo cono al cioccolato e al pistacchio appena conquistato con tanta fatica dopo un’interminabile fila al bancone della gelateria, dietro a spagnoli e americani sudati. Un attimo prima che un insidioso rivoletto di cioccolato finisca fuorigioco tra i lacci delle sue nuove scarpine rosa, la piccola è attratta da uno spettacolo insolito che sta avendo luogo nella piazza, proprio di fronte al Pantheon, e immediatamente esclama:
“Papà, perché ci sono tutti quei signori in piedi a leggere? Non è più comodo se si siedono? E perché stanno tutti zitti zitti?”
“Tilla, evidentemente avranno i loro buoni motivi, non ti pare?”
“Andiamo a vedere? Dai! Vieni!”
Mario, il papà di Domitilla, ha evidentemente intuito che non si tratta di un raduno di Accademici della Crusca, né di un incontro letterario per amanti della poesia ermetica, altrimenti, come già ha notato sua figlia nel candore dei suoi 7 anni, sarebbe davvero inspiegabile. Ovviamente Mario non fa neanche in tempo a pensare tutto questo, che la piccola Tilla già corre verso la “scacchiera”. Eh già, infatti si tratta proprio di un’enorme scacchiera umana: 400 persone circa sono ferme in piedi distanziati di due o tre metri l’uno dall’altro a leggere un libro davanti al Pantheon.
Mario, ormai non meno curioso di sua figlia, si avvicina ad un giovane che indossa una vistosissima pettorina giallo fluo ed è circondato da un gruppetto di turisti, che vogliono saperne di più
“…siamo fermi in piedi in difesa della libertà d’opinione, messa in pericolo dal ddl Scalfarotto sull’omofobia. Questa veglia serve proprio a ricordare alle persone quanto è bello poter esprimere liberamente le proprie idee senza incorrere in denunce o intimidazioni…”
Di fronte alle crescenti domande, il ragazzo spiega che lui fa parte del servizio d’ordine di quella che ormai Mario ha capito essere una sorta di manifestazione, sebbene diversa dai tipici eventi di piazza, spesso violenti e rumorosi; per le domande e le informazioni sono a disposizione i portavoce delle “Sentinelle”, che girano tra i veglianti.Pantheon4
La piccola Domitilla non solo ha finito il suo gelato, ma ha anche capito che il raduno di piazza non è un gioco, e che, restando lì, non si vincerà alcun premio, perciò mette il broncio. Suo padre Mario, invece, sembra incuriosito e, scavalcando i turisti, arriva dal portavoce, che ha appena terminato un’intervista.
“Buongiorno, ho sentito che questo raduno è una sorta di manifestazione per la libertà d’opinione, però francamente non ho capito molto.”
Giovanni, 29 anni, faccia pulita e aspetto allegro, non sembra il classico attivista politico uscito da un film di Marco Tullio Giordana, quanto piuttosto un giovane padre di famiglia. Fa un sorriso a Domitilla e, notando i lacci delle scarpine rosa tutti sporchi di cioccolato, le chiede se il gelato era buono e, dopo un rapido scambio di battute, il buonumore torna sul viso della piccola. Poi si rivolge a Mario e inizia a spiegare:
“Io sono uno dei portavoce del movimento Sentinelle in Piedi Roma. Siamo qui oggi per manifestare in difesa della libertà d’opinione, minacciata dal ddl Scalfarotto sull’omofobia. In breve, questa legge introduce il reato di discriminazione e istigazione alla discriminazione per omofobia, ma non chiarisce cosa si intenda per omofobia e quali siano i limiti del decreto. E’ chiaro che nessuna categoria deve essere discriminata, e che siamo contrari a qualunque forma di violenza nei confronti degli omosessuali, ma purtroppo il decreto non si limita a questo. Di fatto, se questa legge entra in vigore, sarà punibile chiunque dichiari pubblicamente che è contrario ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, oppure sostenga che i bambini debbano essere adottati da un papà e da una mamma, o affermi che la teoria Gender non ha fondamenti scientifici. Posso essere almeno libero di esprimere la mia opinione senza rischiare il carcere?”
“Carcere?! Addirittura? Ma le pare? In Italia non verrà mai applicata una legge così!”
“Le assicuro che in Francia è successo di peggio. Le parlo della Francia perché questa forma di protesta è nata lì. Le Sentinelle sono un movimento apartitico e aconfessionale che prende spunto proprio dall’esperienza dei Veilleurs Debout, che hanno ideato le cosiddette veglie, cioè questi raduni di persone che, silenziose e ordinate, si ritrovano in piedi a leggere un libro, simbolo della propria libertà di pensiero. E sono stati costretti a farlo, proprio perché per legge questi raduni non possono essere considerate manifestazioni. A Parigi le manifestazioni classiche sono state tutte represse con violenza e i manifestanti arrestati senza motivo…”
Domitilla è stanca e tira la giacca del papà, che, con la promessa di un altro gelato, riesce a farsi concedere dalla sua principessa il tempo per un’altra domanda:
“Quando ci sarà la prossima veglia?”
“Ormai ci sono veglie in moltissime città d’Italia e le Sentinelle sono attive su tutto il territorio. La prossima veglia a Roma sarà prima dell’estate. E speriamo che nel frattempo non venga approvato il ddl Scalfarotto così possiamo ancora scendere in piazza liberamente per difendere una libertà che riguarda tutti.”
A Mario basta questo, ora ha le idee più chiare, saluta e ringrazia il portavoce e si allontana, mano nella mano con la piccola. Verso la gelateria, lei guarda il papà con occhi sognanti e spensierati, e Mario ricambia con uno sguardo d’amore e di paura, consapevole che la società nella quale la sua Tilla, da grande, si troverà a vivere, la deve costruire anche lui.
 Ormai l’estate è arrivata, e il decreto di legge Scalfarotto è ancora in discussione in Senato. Perciò Mario, Domitilla e chiunque voglia unirsi a noi, potrà farlo nella veglia di

 VENERDI 27 GIUGNO alle 21, in Piazza san Silvestro, a Roma.

Devi solo portarti un libro (che sia un romanzo, un saggio, un libro di cucina o Diabolik non importa) e dotarti di buona volontà per stare un’oretta in piedi a leggere.
Non sono le Sentinelle a chiedertelo, ma la tua sete di libertà!
Fabrizio, Sentinelle in Piedi Roma