sabato 29 marzo 2014

Per le donne crocifisse



A Vatican Insider parla don Aldo Buonaiuto, della comunità Giovanni XXIII, a pochi giorni dalla “via crucis” sulla tratta delle donne

GIACOMO GALEAZZICITTA' DEL VATICANO



Don Aldo Buonaiuto, per la quaresima la Comunità Papa Giovanni XXIII ha pensato ad una "via crucis" sulla tratta delle donne. Perché?
"Perché tante sono le donne schiavizzate che non hanno scelto di prostituirsi ma che sono state portate in Italia con l'inganno e quindi con la promessa di un lavoro. Ci sono quindi tanti fabbricanti di croci insopportabili imposte su queste giovanissime donne di cui tanti ci speculano e ci guadagnano. Loro, le donne schiavizzate sono proprio come Gesù, crocifisse dall'ignoranza e dalla cattiveria umana".


Papa Francesco ha messo in guardia dal marginalizzare la donna. Anche la Chiesa deve fare "mea culpa" sulla questione femminile?
"Certamente ci sono stati periodi storici molto tristi anche della Chiesa nei confronti delle donne. Il maschilismo è stato dominante per tanti secoli nonostante che proprio Gesù invece sia stato colui che ha dato alla donna una grande centralità. Dai vangeli emerge benissimo l'importanza della presenza femminile nonostante la distorsione che poi è avvenuta lungo la storia relegando la donna in una posizione secondaria".


La prostituzione è una catena che rende schiave le donne. Quali soluzioni possono arrivare dalle istituzioni?
"Le istituzione possono e devono fare molto di più per combattere la tratta degli esseri umani e la prostituzione schiavizzata. E' fondamentale colpire la domanda che nella logica delle regole del mercato è sempre la causa della notevole offerta. Queste donne arrivano in migliaia perché la richiesta riguarda oltre nove milioni di maschi italiani senza scrupoli che si aggirano dalle strade ai locali per comprare il corpo di queste ragazze. La perversione senza limite e l'incapacità di vivere relazioni sane e normali spingono questi uomini a cercare nel sesso a pagamento quelle illusorie soddisfazioni che sempre si riveleranno squallide e vuote".


La vicenda delle baby squillo dei Parioli ha suscitato clamore nell'opinione pubblica. Dove vanno individuate le cause?
"L'uomo abbandonato alle proprie perversioni diventa folle e incapace di frenare le proprie pulsioni carnali. La sessualità viene presentata ovunque come un semplice divertimento dove l'altro è semplicemente un oggetto, una merce da usare. Basta poter comprare per sentire il diritto di poter avere qualsiasi comportamento anche il più osceno e proibitivo. Purtroppo molti uomini cercano le minorenni per accrescere la propria passione malata e sentire nel rischio più eccitazione. Maschi che diventano come gli animali e cioè incapaci di dominare i propri istinti usando la ragione".


Esiste un'emergenza educativa in Italia nel rapporto tra le generazioni?
"Il problema educativo è enorme ed è realmente una grande emergenza. La prima questione, quella più inquietante riguarda il mondo degli adulti. Più si avanza nell'età e più si rischia di diventare insensibili e indifferenti. L'uomo assetato di potere imposta tutto sul profitto riducendo anche il prossimo in una cosa da far fruttare. Le nuove generazioni molto spesso vengono usate e non accompagnate a crescere. Noi stiamo tradendo e distruggendo le nuove generazioni a causa di un egoismo spietato e disumano".


Papa Bergoglio sta evangelizzando in profondità una società secolarizzata come quella italiana o è un fenomeno passeggero?

"Francesco è una voce che grida nel deserto di un mondo a volte molto sordo e distratto. La sua voce scuote le coscienze e spesso diventa voce di speranza che si eleva a favore dei deboli e degli ultimi. Certamente non sarà un fenomeno passeggero perché la gente di qualsiasi ceto sociale respira dalle parole del Pontefice gli insegnamenti di un vero uomo che vive in prima persona ciò che poi proferisce. Si respira profondamente questa sua coerenza e tutto ciò diventa testimonianza credibile da ascoltare ed imitare".

Sulle orme di don Oreste Benzi la vostra comunità si occupa del disagio sociale. Quali sono i settori oggi in maggiore difficoltà?

"Tanti sono i poveri che bussano a partire dai bambini che hanno bisogno di una famiglia di supporto ai disabili sempre più dimenticati e dove le istituzioni locali non rispondono sempre adeguatamente per concedere i loro diritti. I giovani sono del tutto abbandonati  e l'elemento drammatico della tossicodipendenza si evolve e propaga notevolmente spingendo i nostri figli ad utilizzare le droghe nel modo apparentemente più normale possibile. Su Internet si trova di tutto ed è proprio questo web che a volte invece di sostenere la comunicazione la impedisci creando moltitudini di persone isolate in mondi virtuali. La scuola ha tanti professori ma non ha più maestri di vita e modello da stimare. Diciamo che la nostra attuale società vive in una profonda crisi di senso valoriale della vita e la conseguenza è il degrado. Però don Oreste ci ha insegnato a non abbatterci mettendo la nostra vita accanto a quella di un umanità bisognosa di speranza e di amore".