giovedì 21 novembre 2013

Le novità di Papa Francesco, radicate nella tradizione



"Papa Francesco non è un fiore nel deserto. E tutto ciò che può apparire nuovo, o rivoluzionario, nelle sue parole o nei suoi gesti, è in realtà fondato su una solida tradizione ecclesiale". Lo sostiene fratel MichaelDavide Semeraro, benedettino, nel libro 'Papa Francesco e la rivoluzione dei gesti', pubblicato recentemente da La Meridiana. "Tutto ciò che di questo Papa ci fa esultare interiormente - spiega fr. MichaelDavide - in realtà si radica in una tradizione molto antica che è quella dello Spirito di Cristo che ha animato la storia della Chiesa e dell'umanità. Basti pensare alla sua scelta di definirsi 'vescovo di Roma', piuttosto che Pontefice, che si rifà ad Ignazio di Antiochia. O al suo atteggiamento nei confronti dei poveri che rimanda a S. Gregorio Magno. Il nuovo, nella tradizione mistica, è infatti sempre radicato, l'albero è sempre legato alle sue radici. E in questo dobbiamo essere molto vigili per non lasciarci deviare dal linguaggio dei media e mantenere uno sguardo più sapiente e radicato nella tradizione biblico-patristica ". Nel libro fr. MichaelDavide afferma che "il gesto di rinuncia di Benedetto XVI è stato l'inizio dei gesti di Papa Francesco". "Come dice Michel De Certau - spiega il monaco benedettino - nella storia della chiesa ci sono fratture instauratrici, che creano realtà nuove ma sono in continuità con ciò che le precede. Il pontificato di Francesco è perciò incomprensibile senza il gesto magnifico di grande onestà intellettuale e spirituale di Benedetto XVI. La sua rinuncia ha reso possibile ciò che stiamo vivendo adesso". Sulla stessa linea è il teologo Bruno Forte, arcivescovo di Chiet-Vasto, che critica chi considera l'attuale pontificato in contrapposizione con quello precedente. "Chi conosce con attenzione e profondità il messaggio di Francesco e Benedetto XVI si accorge che sono corrispondenti e complementari, pur nella diversità profonda degli stili. Papa Benedetto ha avviato una riforma spirituale della Chiesa molto rigorosa, anche confrontandosi con pagine dolorose, ma sempre inseguendo la verità. Papa Francesco va nella stessa direzione".Mons. Forte aggiunge una confidenza personale, ricevuta recentemente dallo stesso Jospeh Ratzinger: "Il Papa emerito mi ha detto che vede in Papa Francesco il compiersi della volontà di Dio che lui aveva voluto seguire con la sua rinuncia. Rinuncia che ora trova conferma proprio nel dono che Dio ha fatto alla Chiesa con Papa Francesco". (A cura di Fabio Colagrande) 

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