lunedì 2 settembre 2013

Milioni di bambini indiani in preghiera col papa per la Siria

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Terzo tweet di Papa Francesco oggi: "Quanta sofferenza, quanta devastazione, quanto dolore ha portato e porta l’uso delle armi " (2 settembre 2013)

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Una lettera ai vescovi italiani per rilanciare l’appello del Papa in occasione della Giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero, indetta per il 7 settembre. L’ha inviata oggi monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei, ricordando che con questa iniziativa s’intende “invocare da Dio” il “grande dono” della pace “per l’amata Nazione siriana e per tutte le situazioni di conflitto e di violenza nel mondo”. Nella lettera “raccogliendo l’appello accorato del Papa e, in particolare, la richiesta che ‘tutte le Chiese particolari (...) organizzino qualche atto liturgico secondo questa intenzione’”, vengono allegati “alcuni suggerimenti e proposte per la suddetta Giornata, rinviando al sito internet dell’Ufficio liturgico nazionale per ulteriori indicazioni”. Tra le proposte: “Una Veglia di preghiera strutturata come Liturgia della Parola”; la “celebrazione dei Primi Vespri con la possibilità di sostituire la lettura breve con altra lettura biblica (non evangelica) attinta dal Lezionario”. Soprattutto nei Santuari mariani viene suggerita “la preghiera del Santo Rosario; in mattinata è possibile celebrare una Santa Messa utilizzando il formulario ‘Maria Vergine Regina della Pace’”. (segue)
 
“Sarà possibile proporre un’Adorazione eucaristica prolungata”, è un altro suggerimento dell’Ufficio liturgico della Cei per la Giornata di digiuno e preghiera del 7 settembre, indetta da Papa Francesco per la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo intero. Per uno schema di Liturgia penitenziale, l’Ufficio Cei rimanda al “Rito della Penitenza (Appendice II, Celebrazioni penitenziali, nel capitolo Celebrazioni penitenziali comuni, III. Le beatitudini evangeliche, pp. 136-140)”. Nelle Messe festive di domenica 8 settembre, l’Ufficio propone d’“inserire una particolare intenzione nella Preghiera universale o dei fedeli”. Infine, “per presentare il valore del digiuno si può ricorrere alla Nota pastorale della Cei: ‘Il senso cristiano del digiuno e dell’astinenza’ (4 ottobre 1994)”.
Sir
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Mumbai (AsiaNews) - La Chiesa dell'India raccoglie l'appello di papa Francesco e il prossimo 7 settembre osserverà una giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo intero. Ad annunciarlo ad AsiaNews è il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci). Quel giorno, vigilia della Natività di Maria regina della pace, "i bambini, le bambine e tutti i giovani dell'India pregheranno per i loro fratelli e sorelle siriani", affinché "con l'intercessione della Madonna possano trovare la forza di avere fede e di non perdere la speranza". Di seguito, la riflessione completa.
Mi rivolgo a tutti i vescovi dell'India, per chiedere loro di prendere parte alla giornata di digiuno e preghiera - in solidarietà con il Santo Padre - per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero, così come nel nostro stesso Paese.
Il prossimo 7 settembre i quasi 2 milioni di cattolici dell'India saranno con papa Francesco, e la Chiesa universale pregherà e digiunerà per le sofferenze del popolo siriano. Quella gente sta attraversando una situazione di grande pericolo, che potrebbe avere conseguenze devastanti. In qualunque luogo e momento, la guerra e violenza non sono mai una risposta. La violenza genera solo violenza e tutti noi sappiamo che a fare le spese di queste catastrofi causate dall'uomo sono gli innocenti, i poveri e gli emarginati. Il dialogo è l'unica via e i negoziati di pace sono l'unica speranza per evitare una crisi umanitaria ben peggiore di quella attuale.
Anche i nostri amati milioni di bambini indiani offriranno preghiere per i bambini della Siria. Oggi è il quarto giorno di novena in preparazione alla festa per la Natività di Maria, e i nostri piccoli cattolici portano fiori e candele da offrire alla beata Vergine Maria, cantandole dolci canzoni di lode. Quest'anno, alla vigilia, canteranno speciali preghiere, rosari e inni di pace per i bambini siriani, che vivono in costante paura e incertezza e hanno perso speranza per il futuro.
Questi [bambini siriani] sono vittime innocenti, sono orfani, o hanno perso le loro case e sono costretti a cercare rifugio in altri Paesi. Questi piccoli saranno quelli che dovranno ricostruire le loro vite e il loro Paese... diamo loro l'amore e le preghiere dei bambini indiani, che invocano la Madre Maria, cantando il Magnificat. I bambini dell'India pregheranno per loro.
Per decenni, la Chiesa di Mumbai ha celebrato la Giornata della bambina. Quest'anno alla vigilia della festa pregheremo per le bambine, le donne e le madri della Siria, e per le migliaia di loro che sono state strappate dalle loro case e scuole, abbandonate con dolorosi ricordi di violenze e confusione per quello che hanno perduto.
La festa della Natività di Maria è una giornata molto speciale per la Chiesa indiana e per le persone di buona volontà. Una novena precede questa grande festa e persone di ogni casta e credo vi partecipano, pregando la Madre di tutti noi: la beata Vergine. Ogni chiesa, cappella, monastero, seminario, noviziato e istituto religioso pregherà il 7 settembre per [fermare] l'instabilità della Siria, come chiesto da papa Francesco.
In India la devozione mariana è travolgente. Maria è venerata, amata e pregata da persone di ogni generazione. Tutti cercano la protezione materna della Madonna. Tutti noi apparteniamo al corpo mistico di Cristo e la Chiesa in India soffre immensamente [dinanzi] alle gravi sofferenze dei nostri fratelli siriani. Siamo testimoni della crisi e della tragedia che si sta aprendo in Siria, ma che avrà anche disastrose conseguenze per l'umanità intera.
L'India ha un volto giovane e i nostri ragazzi [più grandi] provano dolore per le sofferenze dei loro coetanei siriani. Lì i giovani stanno perdendo le loro case, le loro famiglie e il loro futuro... I giovani cattolici indiani pregheranno per i loro fratelli in Siria, affinché possano non perdere la speranza e, attraverso la potente intercessione di Maria, possano trovare la forza di avere fede.

(Ha collaborato Nirmala Carvalho )