giovedì 1 agosto 2013

Raccoglie ogni genere di pesce


La Liturgia di oggi Giovedi 1 Agosto 2013
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    Sant'Alfonso Maria de’ Liguori
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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco
Antifona d'ingresso
I saggi rifulgeranno come lo splendore del firmamento;
coloro che insegneranno a molti la giustizia
brilleranno come stelle per sempre. (Dn 12,3)
Colletta
O Dio, che proponi alla tua Chiesa
modelli sempre nuovi di vita cristiana,
fa’ che imitiamo l’ardore apostolico
del santo vescovo Alfonso Maria de’ Liguori
nel servizio dei fratelli,
per ricevere con lui
il premio riservato ai tuoi servi fedeli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Es 40,16-21.34-38)
La nube coprì la tenda del convegno e la gloria del Signore riempì la Dimora.
Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, Mosè eseguì ogni cosa come il Signore gli aveva ordinato: così fece.
Nel secondo anno, nel primo giorno del primo mese fu eretta la Dimora. Mosè eresse la Dimora: pose le sue basi, dispose le assi, vi fissò le traverse e rizzò le colonne; poi stese la tenda sopra la Dimora e dispose al di sopra la copertura della tenda, come il Signore gli aveva ordinato.
Prese la Testimonianza, la pose dentro l’arca, mise le stanghe all’arca e pose il propiziatorio sull’arca; poi introdusse l’arca nella Dimora, collocò il velo che doveva far da cortina e lo tese davanti all’arca della Testimonianza, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
Allora la nube coprì la tenda del convegno e la gloria del Signore riempì la Dimora. Mosè non poté entrare nella tenda del convegno, perché la nube sostava su di essa e la gloria del Signore riempiva la Dimora.
Per tutto il tempo del loro viaggio, quando la nube s’innalzava e lasciava la Dimora, gli Israeliti levavano le tende. Se la nube non si innalzava, essi non partivano, finché non si fosse innalzata. Perché la nube del Signore, durante il giorno, rimaneva sulla Dimora e, durante la notte, vi era in essa un fuoco, visibile a tutta la casa d’Israele, per tutto il tempo del loro viaggio.

Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 83)
Rit: Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti!
L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.

Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido
dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari,
Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio.

Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio,
cresce lungo il cammino il suo vigore.

Sì, è meglio un giorno nei tuoi atri
che mille nella mia casa;
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende dei malvagi.
Canto al Vangelo (At 16,14)
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e comprenderemo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.

Vangelo
Matteo 13,47-53
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
Lettura 
La prima lettura ci presenta l’immagine della “Dimora” che Mosè, su indicazione di Dio, prepara per accogliere la Sua presenza mediante la nube. Dio si manifesta e si rivela lì dove il cuore dell’uomo – “la Dimora”, appunto – è stato preparato con cura, secondo quanto Dio ha indicato. La Dimora è il luogo dove Egli si rivela all’uomo e, “per tutto il tempo del viaggio”, accompagna e indica all’uomo la direzione della vita, “perché se la nube del Signore non si innalzava essi non si mettevano in cammino”.
Meditazione
Il Vangelo di Matteo, per quanto sembri presentare la logica di un “Dio selettivo”, che fa selezione tra buoni e cattivi, ci consegna una prospettiva tutt’altro che chiusa e ristretta. Con l’immagine del Regno di Dio simile ad una rete che raccoglie ogni genere di pesce, il Vangelo ci immette nella logica della infinita misericordia di Dio, che non fa selezione di volti, di storie e di vite, siano “esse buone o cattive”. Il Regno di Dio raccoglie tutti ed è per tutti. Questa consapevolezza dovrebbe stupirci quotidianamente generando in noi almeno tre atteggiamenti per una vita piena, secondo lo spirito del Vangelo e, conseguentemente, per una vita autentica nella quotidianità di tutti i giorni. Tre sono gli atteggiamenti che “la raccolta di ogni genere” dovrebbe generare in noi; il primo è un sentimento di infinita gratitudine verso Dio, perché, nonostante tutto, nonostante i miei limiti, Lui “mi accoglie”; il secondo, è un sentimento di conversione, poiché, se Dio mi ha raccolto, non posso continuare ad essere quello di sempre, ma devo provare a rinnovarmi in Lui; il terzo atteggiamento è un sentimento di apertura e di accoglienza verso gli altri. Infatti, se Dio mi accoglie con tutte le mie fragilità, allora anche io non dovrò fare selezioni, ma sarò invitato ad accogliere tutti senza pregiudizi. In questo tempo particolare, come cristiani siamo invitati a riscoprire nella nostra vita la logica di questo “Dio accogliente” per riconvertire ogni nostro atteggiamento in tutti gli ambiti della vita: in famiglia, sul lavoro, nelle singole comunità parrocchiali, nelle comunità religiose e nei presbiteri. Riscopriamo questa logica e il profumo del Vangelo vivrà nella nostra vita.
Preghiera:
Signore, Dio accogliente, trasforma i nostri cuori e le nostre vite in “Dimore” che sappiano fare spazio al tuo amore. Un amore trasformante, misericordioso, capace di infondere nelle nostre esistenze la linfa di quella Vita Nuova che ha il profumo del Vangelo. Lascia, o Signore, che, accolto da te, sappia accogliere tutti “i lontani da me”.
Agire:
Come Mosè, vorrei essere capace di preparare il mio cuore, facendolo diventare dimora accogliente per Dio, specialmente nel ricevere la santa comunione e pregando per tutte quelle persone che difficilmente riesco ad “accogliere nella mia vita”.

Meditazione del giorno a cura di S.E.R. Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo di Lucera-Troia, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART.