sabato 24 agosto 2013

Al centro la famiglia




 Iniziative e progetti del Pontificio Consiglio

(Gianluca Biccini) «Una felice conferma della centralità della pastorale familiare e quindi anche della necessità di difendere il matrimonio, la famiglia e la vita, come fa oggi Papa Francesco e come già faceva il cardinale Bergoglio quando era arcivescovo di Buenos Aires». Commenta così monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, le parole con le quali il Pontefice, parlando ai giornalisti durante il volo di ritorno da Rio de Janeiro, ha in qualche modo anticipato che il tema della prossima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sarà di carattere “antropologico” e riguarderà il ruolo della fede nella formazione della persona, con specifico riguardo alla famiglia e alla pastorale matrimoniale. In particolare l’arcivescovo Paglia, che in Brasile ha fatto parte del gruppo di presuli di tutto il mondo invitati a tenere le catechesi della Gmg, richiama «un significativo intervento sull’importanza della famiglia», fatto dal cardinale Bergoglio nel 2008 a commento del documento conclusivo di Aparecida. In esso la famiglia viene presentata come “patrimonio dell’umanità” e come “il tesoro più importante dei popoli” del continente. E in tale contesto, il presidente del dicastero vaticano ravvisa «quanto la famiglia sia per il Pontefice “la prima scuola di fede” e la “fonte dei valori umani e civili, focolare in cui la vita umana nasce e viene accolta generosamente e responsabilmente”». È perciò in questa ottica che va letto l’auspicio di una pastorale familiare «intensa e vigorosa per proclamare il vangelo della famiglia, per promuovere la cultura della vita, per lavorare affinché i diritti delle famiglie siano riconosciuti e rispettati». Al punto che il cardinale Bergoglio, aggiunge l’arcivescovo Paglia, non teme di «rivolgersi ai governi, ai legislatori e ai responsabili della sanità per difendere “il valore inalienabile della vita”».
Inoltre c’è un’accentuazione che lo stesso Papa Francesco continua a fare, e riguarda — secondo il presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia — «l’attenzione che si deve avere e che purtroppo spesso manca nei confronti dei bambini e degli anziani, come pure la riscoperta del compito di educatori sia del padre che della madre». Insomma, non c’è dubbio che per il Pontefice argentino la pastorale familiare sia «una delle priorità di ogni Chiesa particolare». E in questo orizzonte — continua l’arcivescovo Paglia — è logico che la Chiesa universale se ne faccia carico a sua volta.
Del resto, quanto sottolineato da Papa Francesco durante il volo di ritorno dal Brasile tocca uno dei punti nodali della nuova evangelizzazione. Lo ha potuto constatare personalmente lo stesso monsignor Paglia durante il Sinodo dei vescovi dell’ottobre scorso: «È stato sorprendente per me e per tanti altri vescovi — racconta — ascoltare, nel corso dei lavori dell’assemblea sinodale sulla nuova evangelizzazione, più di cento interventi dei presuli sulla famiglia come luogo primario della trasmissione della fede e soggetto determinante per la nuova evangelizzazione». E questo «nonostante nel documento preparatorio ci fossero solo tre paragrafi sulla famiglia». Ed è significativo, a tale proposito, ciò che Papa Francesco scrive nell’enciclica Lumen fidei presentando la famiglia come «il primo ambito in cui la fede illumina la città degli uomini» (n. 52).
Anche alla luce di questa attenzione privilegiata del Papa e della Chiesa, il dicastero continua la sua opera di sensibilizzazione e di mobilitazione delle famiglie del mondo. Con una serie di iniziative in rete, tra l’altro, ha aperto proprio nei giorni scorsi le iscrizioni al pellegrinaggio per l’Anno della fede, che si svolgerà a Roma alla fine di ottobre con la presenza del Santo Padre.
La prima di tali iniziative è la recente lettera inviata dall’arcivescovo presidente: «Carissime famiglie — scrive — poco più di un anno fa eravamo tutti insieme attorno a Papa Benedetto, a Milano, per ringraziare il Signore delle magnifiche giornate del VII Incontro mondiale delle famiglie, un evento che ha segnato tutti noi per la bellezza e l’intensità». Da qui l’invito per il 26 e il 27 ottobre prossimi «a incontrare Papa Francesco a Roma, in occasione del pellegrinaggio delle famiglie che si terrà nella cornice dell’Anno della fede». Il programma e le indicazioni pratiche per prendervi parte sono sul sito www.famiglia.va ed è possibile richiederli all’indirizzo di posta elettronica roma2013@family.va. Per partecipare è necessario registrarsi. Due le modalità previste: una per l’iscrizione delle singole famiglie o persone e l’altra per i gruppi organizzati di diocesi e movimenti.
«Famiglia, vivi la gioia della fede!» è invece il titolo dello spot per il pellegrinaggio delle famiglie: trenta secondi per raccontare le famiglie del mondo alle prese con i preparativi, nei quali sono coinvolti tutti, dai nonni ai genitori e ai figli, grandi e piccoli. Realizzato in quattro lingue e scaricabile in diversi formati, è a disposizione di tutte le realtà che vogliono utilizzarlo per promuovere il pellegrinaggio durante incontri, convegni e raduni. E a tal proposito il Pontificio Consiglio ha anche realizzato una serie di video-interviste per far conoscere i “volti” delle famiglie di tutto il mondo che parteciperanno al pellegrinaggio. La prima è proprio dell’arcivescovo Paglia, che usa parole d’incoraggiamento: «Essere e fare famiglia oggi è bello, entusiasmante e, per questo, anche faticoso. Ma la fede è un’energia interiore che spinge a testimoniare la bellezza della propria appartenenza e a cambiare il mondo». In un contesto culturale che non solo non riconosce la forza storica delle famiglie, ma che spesso continua a indebolirle, l’auspicio del presule è che i credenti mostrino — e lo testimonino con chiarezza con le parole e i fatti — che non solo è possibile, ma che è bello metter su famiglia.
L'Osservatore Romano

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Benedetto XVI: Filo conduttore di un pontificato

Dall’aprile 2005 al febbraio 2013 ben 363 sono stati gli interventi di Benedetto XVI dedicati al tema della famiglia e della vita. Lo ricorda padre Gianfranco Grieco, capo ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia, presentando l’ultimo numero della rivista quadrimestrale del dicastero «Familia et vita» (anno XVII, numero 1-2) dedicato a «La famiglia e la vita nel magistero di Benedetto XVI». L’intento è quello di riproporre e valorizzare il messaggio che su queste tematiche Ratzinger ha voluto offrire durante il suo pontificato: a cominciare dai discorsi pronunciati durante il quinto incontro mondiale delle famiglie, svoltosi a Valencia nel 2006, passando per i videomessaggi inviati ai partecipanti al successivo raduno di Città del Messico, nel 2009, fino ai dodici interventi tenuti durante le giornate milanesi dedicate alla famiglia nel giugno 2012. La rivista offre ai lettori una serie di articoli affidati a specialisti ed esperti del settore, che approfondiscono le indicazioni e gli spunti suggeriti da Benedetto XVI. Tra gli articoli, quelli del cardinale Elio Sgreccia e di monsignor Carlos Simon Vasquez, sottosegretario del Pontificio Consiglio, che si soffermano sui temi della cultura e della pastorale della vita, mentre monsignor Livio Melina si occupa dei fondamenti della teologia morale nelle famiglie e monsignor Charles Joseph Chaput, arcivescovo di Philadelphia — diocesi nella quale si svolgerà l’ottavo incontro mondiale delle famiglie nel settembre 2015 — affronta il tema della pastorale familiare. Il vescovo Jean Laffitte, segretario del dicastero, sviluppa poi il tema della sacramentalità dell’amore coniugale, sul quale si registra la significativa testimonianza dei coniugi Maria Carla e Carlo Volpini che parlano della spiritualità degli sposi, e Lucetta Scaraffia riflette invece sul rapporto tra famiglia e mezzi di comunicazione.
L'Osservatore Romano