mercoledì 24 luglio 2013

Il seminatore della Parola


La Liturgia di oggi Mercoledi 24 Luglio 2013
======================================================
    Mercoledì della XVI settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
======================================================
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
Antifona d'ingresso
Ecco, Dio viene in mio aiuto, il Signore sostiene l’anima mia.
A te con gioia offrirò sacrifici
e loderò il tuo nome, Signore, perché sei buono.(Sal 54,6-8)
Colletta
Sii propizio a noi tuoi fedeli, Signore,
e donaci i tesori della tua grazia,
perché, ardenti di speranza, fede e carità,
restiamo sempre fedeli ai tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (Es 16,1-5.9-15)
Io sto per far piovere pane dal cielo per voi.
Dal libro dell’Èsodo

Gli Israeliti levarono le tende da Elìm e tutta la comunità degli Israeliti arrivò al deserto di Sin, che si trova tra Elìm e il Sinai, il quindici del secondo mese dopo la loro uscita dalla terra d’Egitto.
Nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne. Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d’Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine».
Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che dovranno portare a casa, sarà il doppio di ciò che avranno raccolto ogni altro giorno».
Mosè disse ad Aronne: «Da’ questo comando a tutta la comunità degli Israeliti: “Avvicinatevi alla presenza del Signore, perché egli ha inteso le vostre mormorazioni!”». Ora, mentre Aronne parlava a tutta la comunità degli Israeliti, essi si voltarono verso il deserto: ed ecco, la gloria del Signore si manifestò attraverso la nube.
Il Signore disse a Mosè: «Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: “Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio”».
La sera le quaglie salirono e coprirono l’accampamento; al mattino c’era uno strato di rugiada intorno all’accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c’era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra.
Gli Israeliti la videro e si dissero l’un l’altro: «Che cos’è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «È il pane che il Signore vi ha dato in cibo».

Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 77)
Rit: Diede loro pane dal cielo.
Nel loro cuore tentarono Dio,
chiedendo cibo per la loro gola.
Parlarono contro Dio,
dicendo: «Sarà capace Dio
di preparare una tavola nel deserto?».

Diede ordine alle nubi dall’alto
e aprì le porte del cielo;
fece piovere su di loro la manna per cibo
e diede loro pane del cielo.

L’uomo mangiò il pane dei forti;
diede loro cibo in abbondanza.
Scatenò nel cielo il vento orientale,
con la sua forza fece soffiare il vento australe.

Su di loro fece piovere carne come polvere
e uccelli come sabbia del mare,
li fece cadere in mezzo ai loro accampamenti,
tutt’intorno alle loro tende.
Canto al Vangelo (Mt 13)
Alleluia, alleluia.
Il seme è la parola di Dio,
il seminatore è Cristo:
chiunque trova lui, ha la vita eterna.
Alleluia.
VANGELO (Mt 13,1-9)
Una parte del seme cadde sul terreno buono e diede frutto.
Dal Vangelo secondo Matteo

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».

Parola del Signore

*

Lettura
Dio manda il pane in risposta alle mormorazioni, Gesù dona il seme in risposta alle attese della folla che vuole ascoltarlo. Il seme è la Parola destinata al frutto dell’amore. 
Meditazione
La sollecitudine pastorale di Gesù è grande. Esce di casa per incontrare l’uomo che vuole salvare. Sulla riva il Signore attende. Presto attorno a lui si raduna la folla. Gesù sale su una barca per meglio vedere ed essere visto in un rapporto di comunione. Proclama la parabola del seme. L’azione divina del dono impegna la libertà della risposta, cioè del rifiuto o dell’accoglienza. La sicurezza è nell’efficacia del seme. La parola di Cristo, nell’animo che l’accoglie, rivela la sua straordinaria fecondità. Può anche dispiacere la diversità dei terreni, quelli pronti e quelli non pronti. Ma meraviglia e rallegra che il seme è diretto a tutti i terreni che, una volta lavorati, possono accogliere il seme. Il seme di Gesù è la sua Parola, il suo Vangelo, il suo messaggio di vita nuova, vera, buona, felice. Nel piccolo seme è raccolta tutta la forza che porterà alla pianta futura. Nel seme della Parola evangelica risiede l’energia che crea il futuro dell’uomo e del mondo. Gesù seminatore sparge il suo seme su tutti i terreni, senza escluderne nessuno. Terreno è tutto il mondo, terreno è il cuore di ogni uomo. Gli uomini saranno buoni, cattivi, mediocri, ma tutti hanno bisogno di ricevere il seme del Vangelo, la forza della vita. Accade anche che in ciascuno di noi si alternino i momenti buoni per ricevere il seme e momenti meno favorevoli, di indurimento o di dissipazione. Gesù seminatore ama ogni terreno, vuole lavorarlo, vuole liberarlo da ogni ostacolo che si frappone, da situazioni amare come le erbacce, dure come i sassi. Il Signore ama l’uomo, vuole aprire il suo cuore e offrirgli il seme della Parola per donargli il suo amore e orientarlo ad un destino grande. Vi può essere contrasto tra la bontà del seme e la disponibilità del terreno. È consolante però scoprire la bellezza della Parola, l’amore di chi la dona, l’attesa del seminatore. Anche se non sempre la Parola trova i nostri cuori aperti, troveremo sempre la Parola pronta, quando lo vogliamo, per trasformarci e arricchirci di frutti. La Parola di Dio è sempre un dono, indispensabile perché il nostro cuore diventi come il cuore del seminatore. 
Preghiera
Signore ti degni di parlare e di attendere la nostra risposta, non sempre favorevole. Continua a seminare nei nostri cuori: abbiamo bisogno della tua Parola a cui offrire il nostro ascolto. 
Agire 
Parla Signore che il tuo servo ti ascolta. Con questa preghiera, disporsi alla lettura e all’ascolto di una pagina del Vangelo col desiderio che la Parola entri come seme nel cuore. 
Meditazione del giorno a cura di mons. Rocco Talucci, arcivescovo emerito di Brindisi-Ostuni, tratta dal mensile "Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti:
info@edizioniart.it