venerdì 19 aprile 2013

Il Papa e la Sceicca



 

 ''Sono onorata di avergli potuto stringere la mano. Credo che questo papa simboleggi i piu' autentici e originali principi della cristianita''. A parlare e' la principessa kuwaitiana Sheika Hussah Sabah al Salem al-Sabah, che ieri ha incontrato Papa Francesco in occasione dell'udienza generale, e ha avuto in dono una medaglia del pontificato. ''Sono ammirata - ha proseguito parlando oggi con ANSAmed - per il suo modo spontaneo di presentarsi al pubblico'' e di girare tra la gente senza preoccuparsi della sua protezione. Un esempio anche questo del suo modo di interpretare la Chiesa, ''che apre sempre le sue braccia'', ha detto, verso la gente.

Parole che giungono da un'esponente della famiglia reale di un Paese che, sottolinea lei stessa, ''conta un gran numero di chiese cristiane di diverse fedi, da quella cattolica a quella copta''; che e' stato il primo nel Golfo ad avviare relazioni con il Vaticano e che ha designato un cattolico come ambasciatore presso la Santa Sede. D'altra parte la costituzione in vigore nell'emirato, abitato per il 95% da musulmani in prevalenza sunniti ma che ospita anche stranieri di 120 nazionalita' diverse, garantisce al liberta' di culto. Un contesto ben diverso dunque dalla vicina Arabia Saudita, dove non esiste liberta' religiosa per i cristiani ma da dove e' giunto proprio ieri un messaggio al pontefice da parte dello stesso re, Abdullah bin Abdulaziz Al-Saud.

La principessa, figlia dell'undicesimo emiro del Kuwait Sabah II e laureata in letteratura inglese alla Kuwait University, e' un'appassionata di arte moderna e contemporanea, insieme al marito, Nasser Sabah Ahmed al-Sabah, che ha l'incarico di ministro. La coppia ha una collezione di oggetti d'arte tra le piu' importanti al mondo, e una ricchissima raccolta di arte islamica. Parte di questa collezione si trova nel Museo nazionale del Kuwait: 1200 opere che costituiscono la 'Dar al-Athar al Islamiyya' (Casa delle Antichita' dell'Islam), di cui sheikha Hussah e' la sovrintendente.

E proprio di arte parlera' domani nell'Auditorium di via della Conciliazione, in una tavola rotonda sulla liberta' religiosa promossa dall'organizzazione Ted (Technology Entertainment Design) ed a cui dovrebbero partecipare, fra gli altri, il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura del cardinale Gianfranco Ravasi ed il rabbino David Rosen. ''L'arte parla il linguaggio di tutte le fedi - dice la principessa Hussah - e di valori umani condivisi''. La sceicca e' gia' nota in Italia per aver promosso nel 2010 a Milano la mostra 'Al Fann, Arte della civilta' islamica', con circa 350 reperti, e nel 1994 un'altra esposizione a Palazzo Vecchio a Firenze.

Il 21 febbraio scorso, in occasione di un ricevimento a Roma per il 22/o anniversario della liberazione del Kuwait, il sottosegretario agli esteri Staffan de Mistura ha evidenziato i ottimi rapporti economici e bilaterali del Paese con l'Italia, e auspicato un rafforzamento delle relazioni anche sul piano culturale, con la creazione di musei per favorire gli scambi e la conoscenza reciproca sul piano artistico.

Proprio in questi giorni, ha detto ancora la sceicca, e' in corso una visita di una delegazione del Kuwait in Sicilia.
 Ansa
*

La libertà religiosa è essenziale per costruire una società fondata sulla giustizia e sulla convivenza pacifica. E’ questa la comune convinzione espressa dai relatori intervenuti oggi al convegno TEDx (Technology, Entertainment, Design) patrocinato dal Pontificio Consiglio per la Cultura ed incentrato quest’anno sul tema “La libertà religiosa oggi”. Alla conferenza TEDx, ospitata per la prima volta in Vaticano, partecipano, tra gli altri, rappresentanti del mondo della cultura, della scienza, della musica e dello sport. 

Il convegno propone testimonianze, da ogni parte del mondo, per affrontare il tema della libertà religiosa dal punto di vista di tradizioni, culture e fedi diverse. Giovanna Abbiati curatrice di TEDx:

“Quello che abbiamo fatto, certamente, è portare questo discorso sulla libertà religiosa a livello delle persone comuni. Abbiamo ‘mescolato’ leader religiosi, come il rabbino David Rosen, ma anche persone del campo dell’arte, abbiamo un writer, che disegna graffiti, che è musulmano; abbiamo dei grandi collezionisti che si occupano proprio di collezionare pezzi d’arte della propria civiltà, di una civiltà ricchissima come quella dell’Islam; così come missionari, architetti… Abbiamo cercato un po’ di rappresentare tutti i campi della realtà, di sentire la loro voce su questo argomento, dalla loro esperienza di vita, di professione, di ruolo nella società”.

La libertà religiosa – si legge nel messaggio del cardinale Gianfranco Ravasi letto durante il convegno – non è un’opzione ma una necessità. Il 65% della popolazione del mondo – sottolinea il presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura - vive in Paesi dove c’è una restrizione della libertà religiosa. Ci sono Paesi – ricorda il porporato - in cui si assiste a delle vere e proprie persecuzioni, ma anche nelle società più democratiche “si assiste a restrizioni della libertà religiosa”, quando per esempio i medici sono forzati a praticare l’aborto. Il frate agostiniano Edward Daleng si è soffermato sulla situazione della città nigeriana di Jos, negli ultimi anni scossa da violenze e tensioni che hanno alimentato crescenti e drammatiche divisioni tra cristiani e musulmani. Ci sono tante difficoltà – ha spiegato il religioso - ma si possono costruire ponti di pace: vedere persone di fedi diverse che si riconciliano, anche grazie all’impegno di diverse organizzazioni e dei frati agostiniani, è un segno tangibile di speranza. Il religioso gesuita e scienziato statunitense, Guy Consolmagno, ha poi ricordato che la sua scoperta più importante risale a tanti anni fa, quando ha incontrato, in Kenya, abitanti di isolati villaggi rurali incantati dall’idea di imparare l’astronomia. La fame più profonda degli uomini – ha detto – è il desiderio di conoscenza. E lungo questo cammino scienza e fede non sono in conflitto:

“La scienza e la fede non sono in conflitto. Per me la scienza è un esempio di come si può perseguire lo stesso obiettivo: la verità. Si può anche usare la scienza come un’altra fede, ma questo è un abuso non solo della fede, ma anche della scienza”.

Il ricercatore Brian Grim ha inoltre mostrato alcuni significativi dati della sua indagine sulla libertà religiosa nel mondo. Oltre 5 miliardi di persone sono soggette a limitazioni nella libertà religiosa ed il 76% dei 198 Paesi presi in esame – ha detto Grim - hanno promosso iniziative per ridurre la libertà religiosa. Il rabbino David Rosen ha sottolineato che la parola religione viene abusata ogni volta che questa si mescola con il potere e quando viene utilizzata per scopi contrari alla pace, all'armonia, alla giustizia.

TED è una organizzazione no-profit che ha come obbiettivo, anche attraverso specifiche conferenze come quella odierna, di “diffondere idee che hanno valore”. Il sito www.ted.com è uno tra i più visitati con oltre un milione e mezzo di contatti al giorno.

A. Lomonaco per Radio Vaticana