sabato 23 marzo 2013

La Chiesa ferita: Papa Francesco e la sfida del futuro

 

Questo mio ultimo libro – da oggi in tutte le librerie – è nato per caso, una sera di febbraio poco dopo che Benedetto XVI aveva annunciato la sua rinuncia al pontificato.
Per Repubblica mi trovavo al Celio, nel monastero dei benedettini camaldolesi, a intervistare padre Innocenzo Gargano, per anni priore di questa piccola comunità. È lui a raccontarmi di quando Benedetto XVI, il 10 marzo di un anno fa, in visita al monastero si fermò a pranzo coi monaci e a sorpresa disse loro: «Mi sento monaco come voi. Fra i monaci mi sento a casa».
Fu in sostanza la rivelazione di una scelta che già Ratzinger aveva in animo di fare: ritirarsi a vita monacale.
Da questa intervista nasce questo libro, scritto di getto nelle notti insonni intercorse fra la rinuncia di Benedetto XVI e l’elezione di Papa Francesco.
Si tratta di un libro che cerca di entrare nei motivi più profondi che hanno spinto il Papa alla rinuncia – «Ratzinger ha capito che la forma più alta di governo risiede nella contemplazione», dice padre Innocenzo – e insieme nelle sfide enormi che ha di fronte Papa Francesco. Capitoli decisivi nel rapporto fra fede e contemporaneità.
Recita la quarta di copertina: «Una sfida immensa attende il nuovo Pontefice. Guidare il rinnovamento e affrontare gli scandali che scuotono la Chiesa: prelati e sacerdoti accusati di abusi sessuali, comunione ai divorziati, celibato del clero, sacerdozio femminile, guerre di potere e finanze vaticane, corpo e sessualità dei cristiani, ritorno alla parola del Vangelo. La Chiesa è chiamata, oggi più che mai, a voltare pagina».
Che strada prenderà Papa Francesco? Come affronterà i temi che più interessano la vita di fedeli e non fedeli: la sessualità ad esempio, il tema della proibizione ai divorziati risposati di ricevere la comunione, le spinte di rinnovamento che vengono dai paesi di lingua tedesca dove forte è l’influsso del protestantesimo…
Dove andrà la Chiesa dopo gli anni travolgenti di Giovanni Paolo II e quelli più rigorosi di Benedetto XVI?
Cosa inizia con l’arrivo di un Papa che per la prima volta nella storia decide di chiamarsi Francesco e dice a tutti di essere «il vescovo di Roma»?
Fin dove intende spingersi Francesco, il Papa che dice di sognare «una Chiesa povera e per i poveri»?
Quale epocale svolta è in atto nella storia della Chiesa?

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