giovedì 21 marzo 2013

Comunicato finale del Consiglio permanente della CEI su Papa Francesco



Comunicato finale del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana. In cammino con il Papa

“Camminare”, “edificare”, “confessare”: queste tre parole-chiave indicate da Papa Francesco nella messa con i cardinali all’indomani della sua elezione saranno anche il criterio per la futura azione pastorale della Chiesa in Italia. È quanto ha assicurato il cardinale arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco, presidente dell’episcopato, a conclusione dei lavori del Consiglio permanente. «Una sessione essenziale» — come recita il comunicato finale presentato questa mattina dal segretario generale, il vescovo Mariano Crociata — quella svoltasi a Roma lunedì 18 e martedì 19, caratterizzata soprattutto dagli eventi che nelle ultime settimane hanno scandito la vita della Chiesa universale. «“Camminare” — ha evidenziato il presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) — esorta a non temere il grigiore dei tempi, ma ad avere il coraggio di andare avanti con fiducia e insieme; “edificare” rilancia il richiamo a purificazione, a non lavorare per se stessi bensì per la Chiesa, riconoscendo il primato di Dio e trovando in Lui la verità che rende liberi e capaci, quindi, di obbedienza; “confessare” riporta al contenuto centrale dell’annuncio: il Signore Gesù, l’unico Salvatore, il Cristo Crocifisso, scandalo e stoltezza per un mondo che emargina, quando non sopprime, la vita debole e indifesa».
Con il pensiero al Papa il Consiglio permanente si è anche aperto. Nelle parole del presidente della Cei, innanzitutto «la sorpresa, lo sconcerto e il dolore per la rinuncia di Benedetto XVI, poi compresa in un crescente abbraccio di riconoscenza, affetto e ammirazione». Quindi il «clima di profonda fede» che ha accolto l’elezione del nuovo Pontefice. «Una volta di più — ha detto il cardinale Bagnasco — la Provvidenza ci ha fatto toccare con mano cos’è la Chiesa, comunione che plasma innanzitutto noi vescovi attorno al Successore di Pietro per una collegialità affettiva ed effettiva, avvalorata da piena e aperta adesione al suo insegnamento e da fattiva e costante collaborazione». Riflessioni in linea con i contenuti del comunicato che i presuli del Consiglio permanente hanno diffuso martedì sera — dopo aver partecipato alla messa per l’inizio del ministero petrino — nel quale, rivolgendosi direttamente al Papa, si sottolinea quella «“speciale sintonia”, che ci rende testimoni privilegiati della Sua missione, primi destinatari della Sua premura e del Suo magistero». I vescovi esplicitano tale sintonia: «Con Lei avvertiamo che custodire è servire: amore crocifisso, che nasce dall’incontro con il Signore Gesù, dall’affidarsi e dal conformarsi sempre più al suo mistero pasquale, dal suo richiamo a essere suoi, a dimorare in Lui, fino a farsi sua presenza tra gli uomini del nostro tempo». Si impegnano, quindi, «a essere custodi di quanti sono affidati alla nostra responsabilità, specialmente della vita più debole e indifesa», e «a mantenere vivo e a sviluppare sempre più questo senso di fede: alla scuola del Vangelo, intendiamo annunciarlo senza paure come possibilità di vita integrale, capace di risposte attraenti e veritiere».
Il Consiglio permanente ha poi impostato il cammino verso l’assemblea generale, che si terrà — è stato annunciato — in Vaticano da lunedì 20 a venerdì 24 maggio prossimi e avrà il suo momento culminante nel pellegrinaggio alla tomba di san Pietro con la solenne professio fidei dell’episcopato italiano nell’Anno della fede. «Educatori nella comunità cristiana: criteri di scelta e percorsi di formazione», sarà il tema dell’assemblea generale. Al riguardo, i vescovi hanno evidenziato l’importanza che la relazione centrale sappia elaborare «modalità formative legate agli ambiti specifici della pastorale senza trascurare né la visione d’insieme né la dimensione contenutistica».
Il Consiglio permanente ha poi elaborato una proposta di titolo — «In Cristo Gesù un nuovo umanesimo» — da sottoporre alla prossima assemblea generale, per il quinto Convegno ecclesiale nazionale, che si svolgerà a Firenze nel novembre 2015. In questa luce, «la Chiesa italiana intende riflettere, a partire dal prossimo autunno con il cammino di preparazione nelle diocesi, sulla visione antropologica che nasce dalla fede in Gesù Cristo, diversa rispetto a quella veicolata dalla cultura dominante». A maggio, inoltre, sarà pubblicato il documento preparatorio della quarantasettesima Settimana sociale dei cattolici italiani, in programma a Torino dal 12 al 15 settembre 2013. Al Consiglio permanente è stata presentata e discussa la bozza del documento — curato dal Comitato scientifico e organizzatore — che ha per tema «La famiglia, speranza e futuro per la società italiana».
L'Osservatore Romano, 22 marzo 2013.