venerdì 22 marzo 2013

Catalina Rivas - "La Passione" 1

 
Catalina RIVAS (*)


LA PASSIONE
 Riflessioni fatte da Gesù sul Mistero della Sua Sofferenza
e del valore che ha la Sua Redenzione



Messaggi dettati a Catalina RIVAS


COCHABAMBA – BOLIVIA - 1997





IMPRIMATUR


2 Aprile 1998
Monsignor
René Fernandez APAZA

Arcivescovo di Cochabamba - Bolivia
Arcivescovado di Cochabamba
Casilia 129
COCHABAMBA - BOLIVIA
Tel. 042 . 56562/3 Fax 042 . 50522

· Apostolato della Nuova Alleanza.
· Gruppo internazionale della Pace.
· Centro Maria Regina della Pace.

Abbiamo letto i libri di Catalina. Siamo certi che il loro unico scopo è quello di condurci tutti sul cammino di una autentica spiritualità, la cui sorgente è il Vangelo di Cristo.
Mettono ugualmente in evidenza il posto speciale accordato alla Santissima Vergine Maria, Modello d'Amore e Discepola di Gesù Cristo, nella quale, noi, che siamo suoi figli, dobbiamo deporre tutta la nostra fiducia e il nostro amore.
Rinnovando il nostro amore e la nostra devozione alla Santa Chiesa Cattolica, ci illuminano sulle azioni che dovrebbero distinguere i Cristiani veramente impegnati.
Per tutte queste ragioni, io autorizzo la loro stampa e la loro diffusione, raccomandandoli come testi di “meditazione e di orientamento spirituale”, con lo scopo di ottenere numerosi frutti da parte del Signore, che ci chiama a salvare le Anime, mostrando loro che Egli è un Dio Vivo, pieno d'Amore e di Misericordia. 

* * *

GESÙ
Figliola mia, lasciati abbracciare dal Mio ardentissimo desiderio che tutte le anime vengano a purificarsi nell'acqua della penitenza... Si compenetrino in sentimenti di fiducia e non di timore, perché Io sono un Dio di Misericordia e sono sempre disposto a ricevervi nel Mio Cuore.
Così, giorno dopo giorno, andremo unendoci nel nostro segreto d'amore.
Prima una piccola scintilla, e poi una grande fiamma...
Solo che l'amore vero, oggi, non è amato!... Fai amare l'amore!
Ma prima, figliola, prega, prega molto per le Anime Consacrate che hanno perso l'entusiasmo e la gioia del servizio.
Prega anche per quei Sacerdoti che realizzano sull'altare il miracolo, per eccellenza, e la cui fede è languida.
Perditi in Me come una goccia d'acqua nell'oceano...
Quando ti ho creata, ho baciato la tua fronte, segnandoti con il segno della Mia predilezione...
Va’ in cerca di anime, poiché sono poche quelle che Mi amano; cerca anime ed imprimi, nella loro mente, la visione del dolore nel quale Mi sono consumato.
Gli uomini, senza saperlo, stanno per ricevere dei grandi doni.
Sono vicino a te, ogni volta che fai ciò che Io ti chiedo: è come se tu Mi togliessi la sete ardente che sulla Croce Mi seccò anche le labbra.
Sarò presente, ogni volta che invocherete la Mia Passione, con amore.
Ti concederò di vivere unita a Me nel dolore, che ho sperimentato quando nel Getsemani ho conosciuto i peccati di tutti gli uomini.
Sii cosciente di questo, perché sono poche le Creature che chiamo a questa specie di Passione, ma nessuna di loro comprende quale predilezione ho posto in esse, associandole a Me nell'ora più dolorosa della Mia Vita terrena.

GESÙ SI PREPARA

Ci sono Anime che riflettono sulla Mia Passione, ma sono molto poche quelle che pensano alla preparazione della Mia Vita pubblica: la Mia solitudine!
I quaranta giorni, che ho trascorso sui fianchi della montagna, sono stati i giorni più angosciosi della Mia Vita, perché li ho passati completamente solo, preparando il Mio Spirito per ciò che sarebbe accaduto: ho sofferto la fame, la sete, LO scoraggiamento ed L’amarezza.
Sapevo che, per quel popolo, il Mio Sacrificio sarebbe stato inutile, visto che non Mi hanno riconosciuto. In quella solitudine, ho percepito che, né la Mia nuova Dottrina, né i Sacrifici ed i Miracoli, avrebbero potuto salvare il Popolo Ebreo, che si sarebbe trasformato in deicida (uccisore di Gesù Cristo).
Nondimeno, dovevo compiere il Mio Dovere, la Mia Missione Divina.
Dovevo, innanzitutto, lasciare loro la Mia semenza e dopo… morire.
Quanto è triste tutto questo, considerandolo sul piano umano!
Anch'Io sono stato uomo e ho provato dolore ed angoscia.
Quanto Mi sono trovato solo!
Ho mortificato il Mio Corpo con il digiuno, il Mio Spirito con la preghiera.
Ho pregato per tutta l'Umanità, che non Mi avrebbe riconosciuto, che Mi avrebbe sacrificato tante volte...
Sono stato tentato come qualsiasi altro mortale, e Satana non ha mai avuto una curiosità tanto grande come quella di sapere chi era l'uomo che stava in tanta solitudine ed abbandono.
Pensate a tutto ciò che ho dovuto patire, per salvare l'uomo, per poter regnare nel suo cuore, per rendergli possibile l'ingresso nel Regno del Padre Mio. 



LA CENA PASQUALE
Adesso, passiamo al racconto della Mia Passione... Racconto che darà Gloria al Padre e Santità alle altre Anime Elette...
La notte, prima di essere consegnato, è stata piena di gioia per la Cena Pasquale: inaugurazione del Banchetto Eterno, nel quale l'Essere Umano doveva sedersi per alimentarsi di Me.
Se Io chiedessi ai Cristiani: “Che cosa pensate di questa Cena?”.
Sicuramente… molti direbbero che è il luogo delle loro delizie, ma pochi direbbero che è quello della Mia delizia...
Vi sono Anime che non si comunicano per il piacere che sperimentano loro, ma per quello che provo Io. Sono poche, le altre vengono a Me soltanto per chiedere doni e favori.
Io sostengo tutte le Anime che vengono a Me, perché sono venuto sulla Terra per farle crescere nell'Amore con cui le circondo. E siccome l'Amore non aumenta senza pene, poco a poco, Io ritiro da loro la dolcezza per lasciare le Anime nella loro aridità; e questo perché facciano un digiuno dei loro piaceri, per fare loro comprendere che devono focalizzare la loro attenzione su un altro desiderio: il Mio.
Perché parlano di aridità come se fosse un segnale di diminuzione del Mio amore?
Hanno dimenticato che, se Io non do gioia, è perché dovete fare voi prova di aridità e di altri dolori.
Anime, venite a Me, ma sappiate che sono Io che dispongo tutto e che vi incito a cercarMi.
Se sapeste quanto apprezzo l'Amore disinteressato, e quale riconoscimento avrà nel Cielo!
Quanta gioia proverà l'anima che lo possiede!
Anime amate, imparate da Me ad amare, soltanto per fare gioire chi vi ama...
Avrete dolcezze e molto più di ciò che lasciate; proverete tanta gioia per quanto Io vi ho fatto capaci.
Sono Io che vi ho preparato il Banchetto!
Sono Io il nutrimento!
Come posso, dunque, farvi sedere alla Mia Mensa e lasciarvi a digiuno?
Vi ho promesso che, chi si alimenta di Me, non avrà più fame...
Mi servo delle cose per farvi scoprire il Mio Amore.
Seguite i richiami che vi fanno i Miei Sacerdoti, i quali prendono l'occasione da questa Festa Pasquale per guidarvi a Me; ma non si fermino all'elemento umano, altrimenti sarà vanificato l'altro scopo di questa Festa.
Nessuno può dire che la Mia Cena si fa vostro nutrimento soltanto quando sperimentate qualche dolcezza... Per Me, l'Amore cresce nella misura in cui rinnegate voi stessi.
Molti Sacerdoti sono tali perché Io ho voluto farli Miei Ministri, non perché Mi seguono davvero... Pregate per loro!
Dovete offrire al Padre Mio il dolore che Io ho provato quando, nel Tempio, ho scagliato per terra i banchi dei mercanti e ho rimproverato i Ministri di allora, per avere fatto della Casa di Dio una riunione di usurai.
Quando Mi hanno chiesto con quale autorità facevo queste cose, Io ho provato un dolore ancora maggiore nel constatare che la peggiore negazione della Mia Missione veniva proprio dai Miei Ministri.
Perciò, pregate per i Sacerdoti che trattano il Mio Corpo con un’attitudine abituale e ordinaria e, quindi, con molto poco amore...
Presto saprete che dovevo dirvi questo, perché vi amo e perché prometto che, chi pregherà per i Miei Sacerdoti, otterrà la remissione di tutta la pena temporale da lui dovuta. Non vi sarà Purgatorio per chi si affligge a causa dei Sacerdoti tiepidi, ma l'immediato Paradiso, subito dopo l'ultimo respiro.
E adesso, lasciate che vi stringa di nuovo a Me, per ricevere la vita che ho partecipato a tutti voi, con infinita gioia.
Quella notte, con infinito amore, ho lavato i piedi ai Miei Apostoli, perché era il momento culminante della “Presentazione della Mia Chiesa al Mondo”.
Volevo che le Mie Anime sapessero che, anche quando sono cariche di grandissimi peccati, non sono, però, escluse dalla Grazia. Sono comunque nel Mio Cuore, unite alle Anime più fedeli, per ricevere le Grazie di cui hanno bisogno.
Che angoscia ho provato in quel momento, sapendo che nel Mio Apostolo Giuda erano rappresentate molte Anime che, riunite ai Miei piedi e lavate tante volte con il Mio Sangue, dovevano perdersi!
In quel momento, ho voluto insegnare ai peccatori che non devono allontanarsi da Me, perché sono nel peccato; non devono pensare che, oramai, non c'è più rimedio e che non saranno mai più amati, come avveniva prima del peccato.
Povere anime!
Non sono questi i sentimenti di un Dio che ha versato tutto il Suo Sangue per voi. Venite tutti a Me e non abbiate paura, perché Io vi amo; vi laverò con il Mio Sangue e diventerete bianchi come la neve; annegherò i vostri peccati nell'Acqua della Mia Misericordia e nessuno sarà capace di strappare dal Mio Cuore l'Amore che ho per voi.
Mia amata, Io non ti ho scelto invano; rispondi con generosità alla Mia elezione; sii fedele e ferma nella Fede. Sii mansueta ed umile, affinché gli altri sappiano quanto è grande la Mia Umiltà. 



GESÙ PREGA NELL'ORTO
Nessuno crede davvero che, quella notte, nel Getsemani, Io ho sudato sangue, e pochi credono che Io ho sofferto molto di più, in quelle ore, che durante la Crocifissione.
È stata quella notte la più dolorosa, perché Mi è stato chiaramente manifestato che i peccati di Tutti diventavano Miei e che dovevo rendere conto di ognuno di essi.
Così Io, Innocente, resi conto al Padre, come se fossi davvero colpevole di disonestà.
Io, Puro, ho risposto al Padre come se Mi fossi, Io, macchiato di quelle impurità di ogni genere che voi, Miei fratelli, avete commesso, disonorando Dio, che vi Creò, affinché foste strumenti della grandezza della Creazione e non per sviare la natura a voi concessa, ma per elevarla, gradualmente, fino a rendervi capaci di sostenere la visione della Purezza che è in Me, vostro Creatore.
Di conseguenza, sono stato fatto ladro, assassino, adultero, mentitore, sacrilego, blasfemo, calunniatore e ribelle al Padre, che ho sempre amato.
È dovuto proprio a questo il Mio sudore di sangue: nel contrasto tra il Mio Amore per il Padre e la Sua Volontà. Però, per Amore di tutti, ho obbedito fino alla fine, Mi sono coperto di macchie, allo scopo di fare la Volontà del Padre Mio e salvarvi dalla perdizione eterna.
Considera quante agonie più che mortali ho sostenuto quella notte e, credimi, nessuno poteva darMi sollievo in tali angosce, perché vedevo benissimo come ognuno di voi si era dedicato a renderMi crudele quella morte, che Mi si dava ad ogni istante, a causa delle offese, di cui ho pagato il totale riscatto.
Voglio che si sappia, nuovamente, in che modo ho amato gli uomini in quell'ora di abbandono e di tristezza indicibili... 


*  *  *
 
 (*): Catalina Rivas vive a Cochabamba, in Bolivia. Nella prima metà degli anni ’90 è stata scelta da Gesù per trasmettere al mondo i Suoi messaggi di amore e misericordia. Catalina, che Gesù chiama “la Sua segretaria”, scrivendo sotto Sua dettatura, è in grado di riempire in pochi giorni centinaia di pagine di quaderno, fitte di testo. Per scrivere i tre quaderni da cui venne tratto il libro “La Grande Crociata dell’Amore”, Catalina, impiegò appena 15 giorni. Gli esperti rimasero impressionati dalla notevole quantità di materiale che la donna aveva scritto in così poco tempo. Ma rimasero colpiti ancor di più dalla bellezza, dalla profondità spirituale e dalla indubbia validità teologica dei suoi messaggi, considerando per altro il fatto che Catalina non aveva terminato le scuole medie superiori, né tantomeno possedeva alcuna preparazione in campo teologico.Catalina nell’introduzione di uno dei suoi libri scrive: “Io, indegna Sua creatura, sono diventata improvvisamente la Sua segretaria…Io che non ho mai saputo niente di teologia né ho letto mai la Bibbia…improvvisamente ho iniziato a conoscere l’Amore del mio Dio, che è anche il tuo…I Suoi fondamentali insegnamenti ci rivelano che l’unico amore che non mente, non inganna, non ferisce, è il Suo; egli ci invita a vivere quell’amore attraverso numerosi messaggi, uno più bello dell’altro”.
I messaggi contengono verità teologiche che, nonostante la loro intrinseca complessità, vengono espresse con una semplicità ed una immediatezza sconcertanti. I messaggi contenuti nei libri di Catalina rivelano la speranza fondata sull’immenso amore di Dio. Un Dio di immensa misericordia ma allo stesso tempo un Dio di giustizia che non viola la nostra libera volontà.
Tutti i messaggi dettati da Gesù sono stati raccolti in otto libri che il 2 aprile 1998 hanno ricevuto l’Imprimatur dall’Arcivescovo di Cochabamba Mons. René Fernández Apaza. In questo documento l’Arcivescovo afferma: “Abbiamo letto i libri di Catalina e siamo sicuri che il loro unico obbiettivo è quello di condurci tutti attraverso la strada dell’autentica spiritualità, la cui fonte è il Vangelo di Cristo […] Per questo, autorizzo la loro stampa e diffusione, raccomandandoli come testi di meditazione e orientamento spirituale, al fine di ottenere molti frutti per il Signore che ci chiama a salvare anime, mostrando loro che Egli è un Dio vivo, pieno di amore e misericordia”.
Catalina dal 1994 porta su di sé le piaghe del Signore che appaiono di solito il Venerdì Santo.

Nell’ottobre del 1994, mentre si trovava in pellegrinaggio a Conyers, negli Stati Uniti, Catalina vide improvvisamente una forte luce attorno al Crocifisso e sentì il bisogno di offrire sé stessa e la sua vita al Signore. Vide 4 raggi di luce che uscivano dalle mani, dai piedi e dal costato di Gesù crocifisso, i quali penetrarono nelle sue mani, nei piedi e nel suo cuore come fulmini. Il dolore era talmente intenso che Catalina cadde a terra. Due giorni dopo, in Costarica, Gesù le disse che il dono delle stigmate che le aveva fatto le avrebbe consentito di condividere con Lui le sofferenze della Sua Croce e che esse sono riservate solo a coloro che sono capaci di amarlo come Egli desidera essere amato.Nel gennaio del 1996 il dottor Ricardo Castañón, ricercatore e docente di neuropsicofisiologia all’università Cattolica della Bolivia, visitò Catalina in ospedale e qui ebbe modo di constatare la presenza delle stigmate sul corpo della donna e la sua terribile sofferenza durante l’esperienza mistica della passione di Gesù. Le piaghe della donna il giorno dopo si erano già miracolosamente rimarginate, tanto che i medici non riuscivano a spiegare come quelle profonde ferite potessero essere guarite in un lasso di tempo così breve.
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