giovedì 22 novembre 2012

Povero sant'Antonio!

http://www.ipadovaoggi.it/images/stories/animali/manuale_animali.JPG

Ricevo la posta: lettere, pubblicità, bollette (le leggo per ultime ma mai di sera: mi turbano il sonno) e un opuscolo sugli animali unitamente al giornalino dell’azienda municipalizzata acqua-gas. Il libretto “La città a misura di animale” illustra il comportamento da adottare per legge con gli animali: “Regolamento comunale per la tutela degli animali delib. C.C. 84/2010″.
Leggo: “Gentili concittadini, ad un Maestro che domandava al suo alunno quale animale avrebbe voluto essere, il ragazzo rispose “Maestro, io sono già un animale, anche se evoluto”.
Non mi avrà mica detto, anzi dato ….. Rileggo. Sì, confermo: mi ha dato dell’animale!
Non capita mica tutti i giorni che il Sindaco di una città (Padova) e l’Assessore all’Ambiente ti inviano una bella lettera dicendoti che in fondo sei un animale. Wow, che brividi! Continuo a leggere.
“L’aneddoto insegna come la conoscenza del mondo animale porti alla consapevolezza del proprio sè, al rispetto del diritto alla vita, alla scelta di percorsi eco-sostenibili …….”
Wow, wow che brividi! Continua parlando dell’ambiente e dei i vari soggetti che a vario titolo hanno contribuito a stilare il documento. Conclude così: “Si tratta dell’inizio di un percorso di conoscenza fondamentale ed indispensabile per perseguire la morale biocentrica e ambientale che rappresenta l’unico nostro futuro possibile”. Ho termninato i “Wow”! Bicchiere d’acqua, grazie!
Riepiloghiamo: mi scrivono a casa inviandomi un libretto sugli animali, mi danno dell’animale, animale “evoluto” mica semplice, così “alla buona” e poi mi partecipano che si tratta solo dell’inizio di un percorso di morale biocentrica. Ricomincio a leggere.
Mettiamo tutto per semplici punti:
1) Sono un animale evoluto, l’aneddoto parla chiaro
2) La conoscenza del mondo animale mi porterebbe ad una consapevolezza del mio “io”; attraverso gli animali divengo consapevole del rispetto del diritto alla vita
3) E’ iniziato un percorso di conoscenza fondamentale e indispensabile per perseguire la morale biocentrica.
Sapevo che non dovevo cascarci, sapevo che c’era il trucco: per anni come cristiano ho creduto di essere stato creato a immagine e somiglianza di Dio, di essere un dono concepito per la Vita Eterna e che il rispetto del diritto alla vita mi deriva dagli insegnamenti di Nostro Signore Gesù Cristo: che stupido!
Credevo che il guardare i miei figli, segno tangibile dei doni di vita ricevuti, potesse essere una fonte di riflessione sul valore vita e sul rispetto della stessa. Credevo che essere contro l’aborto, l’eutanasia, l’eugenetica potesse essere …. e invece no.
Mea culpa: non ho dedicato sufficiente tempo agli animali e alla loro conoscenza al fine di trarne conoscenza e sapienza.
Infine la notizia del nuovo percorso di morale biocentrica. Quella biocentrica non è la morale che si contrappone a quella antropocentrica? Per dirla in semplicità: Antropocentrica è quella morale “a piramide”, dove in alto c’è il Creatore, poi l’Uomo e alla base tutto il Creato a servizio ed uso dell’uomo (che non implica assolutamente un non rispetto, anzi il contrario). La visione biocentrica, invece, “pone al centro della considerazione e valorazione etica la vita in se stessa, intesa in qualsiasi forma della determinazione fenomenica. Non c’è prevalenza di alcuna determinazione biotica rispetto ad un’altra perché ciascuna forma vivente realizza una propria intrinseca finalità congruente e necessaria alla vita dell’ecosistema globale”.
Egr. Sig. Sindaco e Egr. Assessore all’Ambiente vi ringrazio per avermi fatto recapitare la vostra lettera ma vi chiedo cortesemente, per il futuro, di voler spendere i soldi del contribuente (quelli della lettera non del libretto, che porta a conoscenza della legge e dei regolamenti comunali) in modo, come dire, più interessante.
Bau, bau, Miaaao, Cocodè, Beee, Squit squit, scusate volevo dire Distinti Saluti.(M. Ferrara)
Fonte:costanzamiriano