giovedì 22 novembre 2012

...come sigillo sul cuore. (2)

La Presentazione di Maria al Tempio, che abbiamo celebrato ieri, 21 novembre, viene associata alla Giornata di preghiera per le Claustrali. Anime totalmente dedite, sull’esempio della Vergine, a Dio e alle cose di Dio, spinte dall’unica preoccupazione di piacere in tutto al loro Sposo e di essergli gradite, con l’offerta di tutta la loro vita.
La Clausura non è una prigione insensata, il luogo disumano in cui seppellire la propria voglia di vivere. È il prezioso giardino dove la Grazia coltiva i fiori più belli, preservandoli dalle minacce e dalla furia del mondo. È il luogo dove la Misericordia di Dio trova anime generose che nel silenzio, nella preghiera, nella comunione della vita fraterna accompagnano la nostra frenetica società, implorando per tutti luce, perdono, pace.
Benedette siano queste anime, che in un’epoca soffocata dal materialismo e confusa dal relativismo imperante ci testimoniano, immerse nel Mistero, ancora una volta, il primato assoluto dell’Eterno; la priorità della contemplazione; la necessità dell’ascolto dell’unica Parola che salva. Esse ci attestano, con la loro vita, che Dio esiste e che “Lui solo basta”. La loro contemplazione e il loro ascolto è la vera "conoscenza" di Cristo, quella a cui il Santo Padre faceva riferimento stamane nella Sua catechesi. Sono queste le vere "colonne" del mondo, queste che con la loro preghiera incessante e "appassionata" salvano la vita di tanti,tantissimi grandi peccatori. Sto pensando per esempio ad una illustre claustrale come Teresina...
A tutte costoro ho pensato di dedicare ancora un commento al Cantico, metafora potente di ogni storia d'amore umana, spesso perfino a nostra insaputa. L'autore è il Cardinal Gianfranco Ravasi.