giovedì 13 settembre 2012

Comunità di Misericordia

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Di seguito i testi del Messale di oggi, 13 SETTEMBRE
XXIII SETTIMANA DEL T.O. ANNO PARI -
GIOVEDÌ
SAN GIOVANNI CRISOSTOMO (m)
Vescovo e Dottore della Chiesa

con un pensiero sulle letture.
 
Antifona d'Ingresso  Cf Sir 15,3
Il Signore gli ha aperto la bocca
in mezzo alla sua Chiesa;
lo ha colmato dello Spirito di sapienza e d'intelletto;
lo ha rivestito di un manto di gloria.

 


Colletta
O Dio, sostegno e forza di chi spera in te, che ci hai dato in san Giovanni Crisostomo un vescovo mirabile per l'eloquenza e per l'invitta costanza nelle persecuzioni, fa' che il popolo cristiano, illuminato dalla sua dottrina, sappia imitare la sua fortezza evangelica. Per il nostro Signore.
...


  
LITURGIA DELLA PAROLA
 
Prima Lettura   1 Cor 8, 1-7.11-13
Ferendo la coscienza debole dei fratelli, voi peccate contro Cristo. 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, la conoscenza riempie di orgoglio, mentre l’amore edifica. Se qualcuno crede di conoscere qualcosa, non ha ancora imparato come bisogna conoscere. Chi invece ama Dio, è da lui conosciuto.
Riguardo dunque al mangiare le carni sacrificate agli idoli, noi sappiamo che non esiste al mondo alcun idolo e che non c’è alcun dio, se non uno solo. In realtà, anche se vi sono cosiddetti dèi sia nel cielo che sulla terra – e difatti ci sono molti dèi e molti signori –,
per noi c’è un solo Dio, il Padre,
dal quale tutto proviene e noi siamo per lui;
e un solo Signore, Gesù Cristo,
in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo grazie a lui.
Ma non tutti hanno la conoscenza; alcuni, fino ad ora abituati agli idoli, mangiano le carni come se fossero sacrificate agli idoli, e così la loro coscienza, debole com’è, resta contaminata.
Ed ecco, per la tua conoscenza, va in rovina il debole, un fratello per il quale Cristo è morto! Peccando così contro i fratelli e ferendo la loro coscienza debole, voi peccate contro Cristo. Per questo, se un cibo scandalizza il mio fratello, non mangerò mai più carne, per non dare scandalo al mio fratello.
   

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 138
Guidami, Signore, per una via di eternità.

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere.

Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri;
vedi se percorro una via di dolore
e guidami per una via di eternità.
 

Canto al Vangelo
   1 Gv 4,12
Alleluia, alleluia.

Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi
e l’amore di lui è perfetto in noi.

Alleluia.


Vangelo
   Lc 6, 27-38
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. 

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Parola del Signore.

Lettura
Paolo continua ad affrontare le situazioni concrete della comunità di Corinto­ . Il punto dal quale egli affronta le questioni è il rapporto con Cristo; per questo è attento a quanto può turbare questo rapporto e a quanto serve a incrementarlo. Occorre pazienza e amore per i più deboli. È necessario evitare anche quegli atteggiamenti che, pur non essendo sbagliati in se stessi, finiscono per scandalizzare altre persone. La carità è la prima forma di evangelizzazione.
Meditazione
La carità è anche il tema del Vangelo di Luca, nel quale l’orizzonte umano si allarga non solo verso i pagani e gli stranieri, ma soprattutto verso chi consideriamo nemico. Gesù applica a casi concreti le beatitudini appena annunciate: l’amore per i nemici, la benevolenza verso chi non ci fa del bene, la condiscendenza verso chi non la merita. Nel rapporto con le persone, viene introdotto un nuovo criterio. Non basta la reciprocità orizzontale, secondo la legge del taglione interpretata in senso positivo: ricambiare il bene a chi ci fa del bene. Questo lo sanno fare anche i peccatori, anche i pagani. Gesù va oltre e raggiunge in profondità il cuore dell’uomo. Che cosa desidereresti che un altro facesse a te? Come vorresti essere trattato? Con quale misura vorresti essere misurato? Per grazia, abbiamo davanti agli occhi la misura di Dio, manifestata nel Signore Gesù. È lui che ci ha amato e si è dato per noi “mentre eravamo peccatori”, come dice Paolo. È lui che perdona senza misura e ci viene incontro per primo. La novità cristiana è questa preventiva iniziativa di Dio, che ci viene incontro mentre siamo nel nostro limite e nel nostro male. Questa “discesa di grazia” diventa un fiume che percorre la storia, in Gesù e in coloro che lo seguono amando e perdonando. Sono i santi della misericordia e della carità, di cui è ricca la storia della Chiesa, ma è anche il perdono che ci gratifica ogni volta nel sacramento della confessione. È la misericordia che esercitano verso di noi tanti fratelli delle nostre comunità, le quali possono vivere solo per questa grazia. Come potremmo accoglierci l’un l’altro, noi così diversi e spesso contrastanti, senza misericordia? La letizia e la certezza cristiana nascono e fioriscono dall’esperienza di misericordia: in questo luogo posso trovare dei fratelli che mi accolgono e mi perdonano, sospinti all’amore di Dio.
Preghiera
Signore Gesù, donami il Tuo Santo Spirito, che è Spirito di amore e di perdono, perché mi sostenga e mi dia la forza di perdonare, come Tu hai perdonato. Signore Gesù Cristo, oggi ti chiedo di poter perdonare tutti coloro che mi hanno fatto soffrire. So che tu me ne darai la forza.
Agire
Nel luogo di lavoro o nel vicinato mi accade di subire delle ingiustizie e di patire dei contrasti. Reagisco con carità e misericordia, secondo la misura del Vangelo.
Meditazione del giorno a cura di Don Angelo Busetto, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it