mercoledì 11 luglio 2012

La carità politica

http://www.vatican.va/roman_curia/institutions_connected/lev/docs_lev/copertine/carita-politica.gif

ROMA, mercoledì, 11 luglio 2012 - Oggi, 11 luglio, alle 19.00, nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, verrà presentato il libro "La carità politica. Discorsi agli uomini e alle donne impegnati nelle istituzioni civili" a cura di S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi, edito dalla Libreria Editrice Vaticana (LEV).
Il volume raccoglie alcuni importanti discorsi di Benedetto XVI ai politici. Riporto di seguito la presentazione del volume di mons. Leuzzi.
***
L’Enciclica Caritas in veritate di Benedetto XVIha suscitato molto interesse sia nel mondo accademico che nella società civile e ha aperto molti orizzonti nella ricerca di nuove vie per la costruzione della città dell’uomo. Con l’insegnamento di Benedetto XVI la storia contemporanea, dopo gli eventi del 1989, del 2001 e del 2008, è entrata nel tempo della nuova progettualità, dove l’idealismo deve cedere il passo al realismo.
Tutti ne sono consapevoli e ne avvertono l’urgenza. Ciò che talvolta è venuta meno è la forza di credere che ciò sia possibile, che quanto è stato pensato ed elaborato per alcuni anni - forse decenni - nei diversi ambienti possa essere purificato, ricentrato e nuovamente declinato. Si tratta di porre mano ad un’opera complessa di onestà e creatività intellettuale, capace di farsi promotrice di un vero rinnovamento e che possa suscitare interesse e impegno in tutti gli uomini di buona volontà, credenti e non credenti.
A tale opera, ormai indilazionabile, sono chiamati ad offrire il proprio contributo tutti coloro che  svolgono un ruolo di responsabilità nelle diverse realtà istituzionali, dal Parlamento alle assemblee territoriali, e quanticondividono l’urgenza di un nuovo impegno nella costruzione della città dell’uomo.
A loro sono rivolti i discorsi, raccolti in questo volume, pronunciati da Benedetto XVI in eventi di grande rilevanza pastorale e culturale in quattro grandi città europee: Milano, Berlino, Londra e Praga.  Sono discorsi che offrono un vero e proprio itinerario spirituale e culturale idoneo a promuovere e sostenere la vocazione specifica all’impegno politico e sociale la cui vera anima è la carità, anzi una sua forma elevata.
L’itinerario formativo poggia su quattro pilastri.
Il primo pilastro: desiderare di farsi amare.[1]
Commentando il pensiero di Sant’Ambrogio, nel discorso a Milano, Benedetto XVI ricorda che l’amministratore deve essere capace di suscitare l’ammirazione dei cittadini per la sua dedizione al bene comune. Non un rapporto di dipendenza, peggio ancora di sottomissione, ma di rispetto e di fiducia, di condivisione e di collaborazione, attraverso il quale emerge la volontà dell’amministratore “di dedicarsi al bene dei cittadini”. I cittadini, in tal modo, si sentiranno  parte viva di quel tessuto sociale che li vede non spettatori, ma protagonisti della costruzione della città.
Il secondo pilastro: servire il diritto.[2]
Sull’esempio dei giovane re Salomone, Benedetto XVI invita il politico a non anteporre nulla alla ricerca del diritto, via privilegiata per combattere l’ingiustizia. Anzi tale ricerca deve diventare la sua richiesta pressante nella preghiera e la sua ferma e costante motivazione in tutte le sue decisioni. Non si tratta di essere semplice esecutore di norme, ma intrepido e credibile servitore della promozione della dignità dell’uomo e dell’umanità minacciata da leggi ingiuste imposte, talvolta, anche da maggioranze assembleari. Solo una formazione giuridica animata da un profondo senso della giustizia potrà rendere il politico capace di prendere decisioni significative e lungimiranti per la crescita della comunità sociale.
Il terzo pilastro: favorire il dialogo tra fede e ragione.[3]
 Indicando la figura e l’esempio di San Tommaso Moro, patrono dei politici, Benedetto XVI sollecita i politici, di qualunque esperienza culturale e religiosa, a non aver timore che la fede entri “in profondo e continuo dialogo” con la ragione.  Ciò lo esige il bene della comunità e, soprattutto,  la nuova situazione storica nella quale la fede religiosa - in particolare quella cristiana - è chiamata non a dettare norme, ma a proporre strade nuove per l’elaborazione di una cultura capace di orientare le scelte politiche verso mete che coinvolgono tutto l’uomo e tutti gli uomini. Il dialogo tra fede e ragione, tra secolarità e sacralità, lungi dal restringere l’orizzonte della politica, ne allarga le prospettive, liberandola da ambigue e ristrette soluzioni di parte.
Il quarto pilastro: testimoniare una speranza luminosa.[4]
Richiamando il motto della bandiera della Repubblica ceca, Veritas vincit, Benedetto XVI auspica che ogni politico viva nella propria esperienza personale la bellezza e la bontà della verità. Solo a partire da questa interiore certezza il politico potrà costruire “strutture di libertà” nelle quali tutti gli uomini possano scoprire il senso profondo della propria esistenza e della vita comunitaria. Per guidare una comunità ogni responsabile deve saper coniugare la lotta per la libertà e la ricerca della verità. L’una senza l’altra possono diventare vie distruttive dell’umana dignità e convivenza.
E’ giunto il momento di aprire i testi. Sono certo che tutti coloro che ne faranno oggetto di riflessione e di confronto troveranno sorprendenti e preziose indicazioni per le personali scelte di vita, ma soprattutto contenuti nuovi per un rinnovato impegno al servizio della città dell’uomo. L’auspicio è che possano svilupparsi gruppi di ricerca, iniziative ed eventi, coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni, luoghi ed esperienze da cui possa rinascere la speranza che è possibile costruire la civiltà dell’amore.
Roma, 22 giugno 2012
Memoria di S. Tommaso Moro
+ Lorenzo Leuzzi
Vescovo ausiliare di Roma
Rettore della Chiesa di S. Gregorio Nazianzeno alla Camera dei Deputati
*
NOTE
[1] Cfr. Benedetto XVI, Incontro con le autorità. Discorso di Benedetto XVI, Sala del Trono dell’Arcivescovado di Milano, 2 giugno 2012.
[2] Cfr. Benedetto XVI, Visita al Parlamento Federale, Reichstag di Berlino, 22 settembre 2011.
[3] Cfr. Benedetto XVI, Visita alla Westminster Hall nel Regno Unito, City of Westminster, 17 settembre 2010.
[4] Cfr. Benedetto XVI, Incontro con le autorità politiche e civili e il corpo diplomatico, Castello di Praga – Sala Spagnola, 26 settembre 2009.