domenica 29 aprile 2012

Un frutto del Concilio




RIMINI, domenica, 29 aprile 2012 – Oltre 20mila persone hanno preso parte ieri pomeriggio alla festosa inaugurazione della 35° Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito.
Tra canti, danze e battimani, i membri del movimento si sono radunati presso il padiglione D5 della Fiera di Rimini, per la preghiera comunitaria carismatica che ha aperto l’evento. Molti dei presenti avevano indosso la maglietta ufficiale dell’evento, recante impressi tutti i numeri dal 1972 al 2012, ovvero i 40 anni del Movimento in Italia.
Al suono di tromba è stato proclamato il motto della Convocazione di quest’anno: «Con Maria, Madre del Rinnovamento, nello Spirito gridiamo: “Gesù è il Signore! Alleluia!”». Questo annuncio, “non è slogan, né un tema malinconico del passato, ma un voler tornare all’essenzialità dell’essere sotto l’azione dello Spirito Santo”, ha commentato il coordinatore nazionale di RnS, Mario Landi, durante la sua relazione introduttiva.
Non si tratta, ha proseguito Landi, di un “fatto verbale” ma “esistenziale”, perché “la nostra vita, se non è guidata dallo Spirito Santo non ha senso”. Il coordinatore nazionale di RnS ha aggiunto che il movimento “è un frutto del Concilio, come nuova Pentecoste nella Chiesa, e dopo il Concilio lo Spirito Santo non poteva non far nascere un movimento che riproponesse alla Chiesa e alla società il cuore fondamentale del kerigma dell’annuncio cristiano”.
La prima giornata di Convocazione è stata conclusa dalla Celebrazione Eucaristica, presieduta dal vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi. Poco prima della Santa Messa, monsignor Mariano De Nicolò, vescovo emerito della diocesi romagnola, ha espresso il suo saluto ai presenti sottolineando l’importanza della vita sacramentale.
L’eucaristia, in particolare, è “un alimento e un sostegno indispensabile per poter percorrere la via della vita, finché non giungiamo, dopo aver lasciato questo mondo, alla nostra vera meta, che è il Signore”, ha detto il presule. Ogni sacramento va quindi amministrato da tutti i sacerdoti del mondo, affinché i fedeli “conservino indelebile memoria della redenzione”.
Lo Spirito Santo, poi, “esercita sul Corpo mistico la stessa azione che esercita sul corpo fisico di Cristo”, ha aggiunto il vescovo emerito di Rimini.
L’omelia di monsignor Lambiasi, nei Vespri prefestivi della Domenica del Buon Pastore, si è soffermata sul concetto di “gregge” cristiano, che non ha nulla a che vedere con un “collettivismo massificante e spersonalizzante”. Gesù, il Buon Pastore, infatti, “chiama le sue pecore, ciascuna per nome” (Gv 10,3), mentre la comunità cristiana è “unità di distinti, non confusione di identici”, non una “massa di anonimi”, bensì una “comunità di chiamati”.
Con riferimento alla Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni sacerdotali, il presule si è poi rivolto in modo particolare ai giovani del Rinnovamento nello Spirito, invitandoli ad aprirsi allo sguardo di Gesù che li cerca e, “con la sua voce inconfondibile, dice: Seguimi”.
“Preghiamo perché molti giovani rispondano alla chiamata del bel Pastore con umile, grata e incondizionata generosità”, ha poi concluso il vescovo. (L. Marcolivio)


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La convocazione si è aperta con il messaggio di auguri di papa Benedetto XVI, la 35° Convocazione Nazionale dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo, a 40 anni dalla fondazione del movimento in Italia.
Il messaggio, a firma del cardinale Segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, è stato recapitato al presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez.
Il Santo Padre ha rivolto il suo “cordiale saluto” a tutti i “numerosi convenuti”, assicurando la sua “spirituale vicinanza”. Benedetto XVI ha auspicato che “in ciascuno risuoni forte e chiara la voce dello Spirito Santo che grida ‘Gesù è Signore’, così da poter offrire nelle rispettive comunità diocesane e parrocchiali e, negli ambienti di vita, il servizio di una presenza generosa, di una testimonianza coraggiosa e di un valido contributo alla Nuova Evangelizzazione”.
Nell’invocare la “celeste intercessione della Beata Vergine Maria”, il Papa ha inviato la propria “implorata benedizione apostolica” al Presidente nazionale di Rinnovamento nello Spirito, agli altri responsabili e a tutti i partecipanti alla Convocazione.
A tutti i fedeli che parteciperanno “devotamente” alla Convocazione nazionale giubilare, nel quarantesimo Anniversario della fondazione del Rinnovamento nello Spirito, Benedetto XVI ha concesso l’indulgenza plenaria, per la quale le condizioni sono la ricezione dei sacramenti della confessione e della comunione eucaristica e la preghiera rivolta al Sommo Pontefice.
A coloro che saranno “legittimamente impossibilitati” è concessa l’indulgenza parziale, se “almeno con animo contrito, si uniranno con ferventi preghiere”.
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Il motto Nello Spirito gridiamo: Gesù è il Signore! è una professione di fede che “continua, attraverso i secoli, a risuonare nel grembo della Chiesa, madre di tutti i credenti in Cristo”.
Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in un messaggio rivolto al Presidente Nazionale del Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez, in occasione della 35° Convocazione nazionale del movimento.
Proclamare Gesù è il Signore! è un’affermazione in perfetta simbiosi con la indizione, da parte di papa Benedetto XVI, dell’Anno della Fede, che inizierà il prossimo ottobre, affinché ogni credente “riscopra i contenuti della fede professata, celebrata, vissuta e pregata e riflettere sullo stesso atto con cui si crede” (Porta Fidei, n°9).
“È davanti agli occhi di tutti – ha proseguito Bagnasco - quanto sia necessario questo impegno e, in modo particolare, quanto ciò sia urgente per quella sfida educativa rivolta alle giovani generazioni affinché possano costruirsi in una fede vissuta e pensata nella comunità cristiana”.
La ricorrenza del 40° anniversario del Rinnovamento nello Spirito in Italia “non può che essere motivo di gioia da parte mia e di tutti i vescovi italiani”, ha aggiunto il Presidente della CEI.
La “gioia” è motivata, secondo il cardinale Bagnasco, dai “frutti spirituali di conversione e di radicamento ecclesiale, vero sigillo di ogni autentica ispirazione divina”.
Il “ringraziamento” al Signore, invece, è “per il dono che sempre fa alla Sua Chiesa di nuovi carismi secondo le necessità di ogni tempo e a quanti poi, con fedeltà e dedizione, si sono spesi in questi anni per trasmettere ad altri il dono ricevuto”.



Sempre in occasione del 40° anniversario della fondazione in Italia, Benedetto XVI ha inoltre concesso udienza ai membri del Rinnovamento nello Spirito. L’appuntamento è per il prossimo 26 maggio in piazza San Pietro: poco prima dell’arrivo del Santo Padre, avrà luogo una Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Angelo Bagnasco.