martedì 13 marzo 2012

Chi pecca contro il fratello pecca contro Dio




 


Chiudiamo questo martedi della III settimana di Quaresima con Agostino e con una sentenza di Leone Magno, a proposito del Vangelo di oggi...

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Perché lo riprendi? Perché ti dispiace che ha mancato contro di te? Non sia mai! Se lo farai per amor tuo, non farai nulla. Se invece lo farai per amore di lui, farai una cosa ottima. Considera quindi, a proposito delle stesse parole, per amore di chi tu debba farlo, se per amor tuo o di lui: Se ti ascolterà - dice la Scrittura - avrai fatto tornare tuo fratello a migliori sentimenti. Fallo dunque per amore di lui, affinché tu ottenga la sua conversione. Se, facendolo, tu lo recupererai, qualora tu non lo avessi fatto, si sarebbe perduto. Perché allora i più degli uomini disprezzano quei peccati e dicono: "Che cosa di grave ho commesso? Ho peccato contro un uomo!". Non dare poca importanza a ciò. Hai peccato contro un uomo.

Vuoi sapere perchè peccando contro un uomo, ti sei perduto? Se quello contro il quale hai peccato ti avrà rimproverato a quattr'occhi da solo, e tu lo avrai ascoltato, ti avrà fatto ravvedere. Che vuol dire: "ti avrà fatto ravvedere", se non che ti saresti perduto, se non ti avesse fatto ravvedere? Poiché, se non ti fossi perduto, in qual modo ti avrebbe riportato sulla buona strada? Nessuno dunque faccia poco conto quando pecca contro un suo fratello. L'Apostolo infatti dice in un passo: Orbene, peccando così contro uno dei vostri fratelli e urtando la loro coscienza malferma, peccate contro Cristo (1 Cor.8,12); questo perché tutti siamo diventati membra di Cristo.

In qual modo non pecchi contro Cristo dal momento che pecchi contro un membro di Cristo?
Nessuno dunque dica: "Non ho peccato contro Dio, ma solo contro un fratello, contro un uomo: è un peccato leggero o non è affatto un peccato". Forse tu dici: "È un peccato leggero" perché presto si guarisce. Hai peccato contro un tuo fratello? Ripara il torto e sarai guarito. Hai compiuto un'azione che procura la morte dell'anima: ma hai trovato presto il rimedio. Chi di noi potrà sperare il regno dei cieli, fratelli miei, dal momento che il Vangelo dice: Chi dirà a un suo fratello: Sei un cretino, sarà condannato al fuoco dell'inferno (Mt.5,22) ? Ãˆ un'affermazione tremenda; ma vedi il rimedio nello stesso passo del Vangelo: Se stai recando la tua offerta all'altare e ti ricordi che un tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì la tua offerta davanti all'altare (Mt.5,23). Dio non va in collera perché tu differisci a porre sull'altare il tuo dono. Dio cerca te piuttosto che il tuo dono.
S.AGOSTINO - Sermo 16 de Verbis Domini tom. 10, post initum 

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Dal buon cuore di colui che supplica dipende la sentenza del Giudice. Il Signore che ascolta con misericordia e giustizia la preghiera degli uomini, si è fissato come regola di equità la nostra clemenza, in modo che Egli non userà il rigore della giustizia contro coloro che non saranno stati avidi di vendetta. 
 (S. Leone Magno, sermo V de Quadragesima)