Alle sue omelie - inevitabilmente segnate dalla polemica, molto viva nel II secolo, tra chiesa e sinagoga - sono ispirati diversi kontakia bizantini, nonché gli Improperi del Venerdì santo e l'Exsultet pasquale della chiesa latina. Prima della Pasqua (24 aprile) , a Dio piacendo, vorrei postare la sua celebre Omelia: in tutti i casi, senza dubbio ritornerò su Melitone prossimamente...
TRACCE DI LETTURA
Egli è colui che ci ha fatti passaredalla schiavitù alla libertà,
dalle tenebre alla luce,
dalla morte alla vita,
dalla tirannide al regno eterno,
facendo di noi un sacerdozio nuovo,
un popolo eletto in eterno.
Questi è l'agnello senza voce.
Questi è l'agnello trucidato.
Questi è colui che fu partorito da Maria, la buona agnella.
Questi è colui che dal gregge fu prelevato,
e al macello trascinato,
e di sera fu immolato
e di notte seppellito;
colui che sul legno non fu spezzato,
che in terrà non andò dissolto,
che dai morti è risuscitato
e ha risollevato l'uomo dal profondo della tomba.
Questi è l'agnello trucidato.
Questi è colui che fu partorito da Maria, la buona agnella.
Questi è colui che dal gregge fu prelevato,
e al macello trascinato,
e di sera fu immolato
e di notte seppellito;
colui che sul legno non fu spezzato,
che in terrà non andò dissolto,
che dai morti è risuscitato
e ha risollevato l'uomo dal profondo della tomba.
Melitone di Sardi, Sulla Pasqua 68.71