venerdì 11 marzo 2011

.........però che fatica!

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Verissimo che dopo ogni caduta ci si può e anzi ci si deve rialzare, però, se dopo la prima caduta è facile, dopo la seconda un pò meno, dopo la terza ancora meno... e dopo la caduta numero 14974 comincia a diventare un attimo complicato... Il testo col quale ci diamo la buonanotte è dello Pseudo-Macario ed è da pregare tremando.

Se vuoi ritornare in te stesso, uomo, e riprendere la gloria che possedevi prima e che è andata perduta a motivo della tua disobbedienza, come hai trascurato i comandamenti di Dio e hai dato ascolto agli ordini del nemico e ai suoi consigli, così ora, rinnegando colui al quale hai obbedito, ritorna al Signore. Sappi però, che riprenderai la tua ricchezza con molta fatica e sudore del volto (cfr. Gen.3,17-19)... Riconosci che cosa hai distrutto e fà tuo il lamento del profeta: davvero "la nostra eredità è passata ad altri e la nostra casa agli stranieri" (Lam.5,2), perchè hai disobbedito al comandamento e ti sei arreso alla tua volontà e ti sei compiaciuto in pensieri vergognosi e terreni, cosicchè ora la tua anima è lontana da Dio e sei simile ad un orfano che non ha padre. Chi ha cura dell'anima deve lottare per quanto può, per distruggere i pensieri cattivi e ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio (2Cor.10,5); e presso chi esercita violenza su di sè per custodire immacolato il Tempio di Dio, viene Colui che ha promesso di abitare e camminare in noi. Allora l'anima riceve la sua eredità ed è resa degna di diventare Tempio di Dio. Dopo aver scacciato con il suo esercito il maligno, Dio infine regnerà su di noi.


Dio, buono e amico degli uomini, è longanime e attende con molta pazienza la conversione di ciascun peccatore; Egli stesso ha proclamato che la conversione di chi si pente è occasione di festa nel cielo. Egli dice infatti: "Vi è gioia in cielo per un solo peccatore che si pente". Ma se uno vedendo questa bontà e longanimità e come Dio non punisce i suoi peccati uno ad uno, poichè, come abbiamo detto, accoglie il pentimento, e ciononostante, considerando piccola cosa il comandamento, aggiungesse peccato a peccato e trovasse nella misericordia di Dio un pretesto per disprezzarne il comandamento aggiungendo negligenza a negligenza, costui colmerebbe la misura dei peccati e resterebbe impigliato in una caduta tale dalla quale non potrebbe rialzarsi più; si era ripromesso un pentimento finale, ma poichè asseconda il malvagio fino alla fine, si perde.
(Pseudo Macario, Parafrasi 51,71)


Concludiamo la giornata chiedendo perdono al Signore:

Invochiamo con fiducia il Cristo salvatore, che ci ha redenti con la sua morte e risurrezione:
Signore, abbi pietà di noi.

Tu che sei salito a Gerusalemme per sostenere la passione e così entrare nella tua gloria,
- guida alla Pasqua eterna la tua Chiesa pellegrina sulla terra.

Tu che, trafitto dalla lancia, hai effuso sangue ed acqua, simbolo dei sacramenti della tua Chiesa,
- guarisci le nostre ferite con la forza vitale della tua grazia.

Tu che hai fatto della croce un albero di vita,
- concedi i suoi frutti di salvezza ai rinati nel battesimo.

Tu che dal patibolo della croce hai perdonato il buon ladrone,
- perdona anche noi peccatori.

In particolare affidiamo alla misericordia di Dio le vittime del disastroso terremoto che ha colpito il Giappone.